“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Tengono famiglia pure loro
Parentopoli: assunto il figlio dell'assessore regionale Di Paolo al Consorzio di Bonifica di Chieti. Rc: "Vergognatevi"
PARENTOPOLI - Suona in maniera baffarda, ma è così: anche loro (gli assessori regionali) tengono famiglia. "La notizia dell'assunzione senza concorso del figlio dell'assesore regionale Di Paolo al consorzio di bonifica di Chieti rappresenta l'ennesima conferma che la rivoluzione meritocratica annunciata da Chiodi era solo una presa in giro", a denuncirare è il consigliere regionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo. Se la notizia venisse confermata sarebbe un'offesa per le migliaia di persone disoccupate, in cassa integrazione o in mobilità che non hanno un amico, un parente, uno zio o addirittura un papa assessore.
LA RABBIA DI ACERBO: "SCAMBIO DI FAVORI" - "Un minimo di etica e correttezza istituzionale avrebbe dovuto suggerire che quel posto andava lasciato a disposizione di uno dei tanti disoccupati che non hanno alle spalle un papà assessore", ha dichiarato alla stampa un feroce Acerbo. "Impossibile non notare - ha aggiunto - che è all'ordine del giorno della prossima sedutta del Consiglio Regionale una proposta di legge che conferisce ai consorzi la gestione delle acque non potabili assai caldeggiata da Roberti. Una legge che se ricordo bene è sottorscritta anche dall'assessore Di Paolo che per la delega delle risorse idriche avrebbe potuto mettersi di traverso". Maurizio Acerbo ha chiesto le dimissioni sia di Roberti che quelle di Di Paolo ed ha tirato in ballo anche l'assessore all'Agricoltura Mauro Febbo: "Quando era all'opposizione era implacabile: ora che fa?"