“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Tempi lunghi per la nuova “Giunta Mascista”
Il manuale Cencelli non aiuta il primo cittadino pescarese alle prese con la grana delle quote rosa e le rivendicazioni dei “big”. I dettagli nell'articolo
In base al manuale Cencelli le poltrone da ripartire nella giunta del Masci bis, 4 dovrebbero spettare a Forza Italia, 4 a Fratelli d’Italia 1 alla Lega ed 1 a Pescara Futura, la lista civica che fa capo al sindaco. Nell’ultimo summit dei partiti della coalizione che ha vinto le amministrative a Pescara, l'accordo si è arenato sul primo dei tanti nodi sul tappeto da sciogliere e cioè quello delle quote rosa. Delle 4 donne previste dalle norme da inserire nella squadra di Masci, secondo Forza Italia, 2 dovrebbero essere di Fratelli D’Italia e 2 degli azzurri. Ma, da come riferisce ‘ilcentro’, i maggiorenti del partito della Meloni, puntando i piedi, hanno posto la pregiudiziale di 3 consiglieri uomini ed una donna anziché due. E così la seduta si sarebbe sciolta senza un accordo. A questo punto viene da chiedersi come avrà fatto Keir Starmer il laburista eletto premier del Regno Unito non più di 3 giorni fa, il 4 luglio scorso, a nominare in quattro e quattro otto i ministri del suo gabinetto, mentre Carlo Masci il neo sindaco di Pescara, a quasi un mese di distanza dalle amministrative dell’8 e 9 giugno, non ancora è riuscito a mettere d’accordo i “big@ di Fratelli D’Italia, di Forza Italia e della Lega sui nomi da inserire nella sua giunta e alla presidenza del consiglio comunale di una città che di abitanti ne fa poco più di 120.000, mentre il Regno Unito ne fa qualcuno in più quasi 67 milioni. Domanda al momento senza risposta e con la ‘grana’ che questa consiliatura, salvo smentite, durerà solamente 2 anni e mezzo prima del ritorno alle urne per eleggere il nuovo consiglio della Grande Pescara.