“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Tbc bovina: allevatore denunciato per diffusione della malattia
L'uomo, di Gioia dei Marsi, giovedì scorso ha deliberatamente liberato 27 bovini che erano in quarantena perchè affetti da tubercolosi
DENUNCIATO UN ALLEVATORE. E' stato denunciato dalla Forestale un allevatore di Gioia dei Marsi, che giovedi' scorso ha deliberatamente liberato 27 bovini che erano in quarantena perche' affetti da TBC bovina. Nella comunicazione di notizia di reato inviata alla Procura della Repubblica di Avezzano vengono contestati all'allevatore la violazione degli articoli 650 e 500 del Codice Penale (inottemperanza all'ordinanza sindacale e diffusione di malattie infettive) trasgressioni punibili con la reclusione da uno a cinque anni.
NON "UFFICIALMENTE INDENNE". L'attenzione della Forestale sul caso e' massima in quanto l'allevamento in questione lo scorso anno aveva perso la qualifica di "ufficialmente indenne" perche' il titolare dell'azienda si era sottratto ai controlli previsti dalla profilassi obbligatoria sostenendo l'impossibilita' di radunare i capi per la loro pericolosita' e perche' nel marzo 2014 si e' riscontrata nella zona di pascolo della mandria la morte di un'orsa a causa della TBC bovina. In quel periodo sono state emesse apposite ordinanze dal Sindaco con precisi limiti temporali per radunare i capi, per la cui attuazione il CFS ha collaborato, impiegando anche un elicottero per localizzare la mandria e per il confinamento dei capi, unitamente al Servizio di sorveglianza del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.
POSITIVITA' PER TBC BOVINA. Dall'esito delle verifiche obbligatorie i sospetti hanno trovato riscontro: si e' registrata una positivita' per TBC bovina su un capo che e' stato immediatamente abbattuto. A seguito di tale evento tutto l'allevamento e' da considerarsi infetto e, ai sensi del Regolamento di Polizia Veterinaria, e' stata apposta la quarantena ma prima del responso definitivo l'allevatore ha deliberatamente liberato gli animali reintroducendoli nel territorio del Parco. Sull'intera vicenda della gestione dei pascoli nel Parco interessati da TBC fin dal 2012 sono in corso approfonditi accertamenti per la ricostruzione degli eventi e l'accertamento della puntuale attuazione delle misure obbligatorie previste dalle leggi veterinarie.
Redazione Independent