“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
TORNA LA PAURA DEGLI ANNI DI PIOMBO
Polemica per la concessione della sala per la presentazione di "Acca Lorentia"
TERAMO - La Provincia di Teramo ha deciso di concedere la "Sala del Mutilato" per la presentazione del libro "Acca Lorentia", presentato del movimento Forza Nuova, per ragioni di ordine pubblico. La decisione è scaturita in seguito ad una riunione del Comitato Provinciale per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico, nel corso della quale si era deciso, visto il diniego dell'Hotel Abruzzo, di evitare "possibili turbative e disordini in spazio aperto ove precedentemente avrebbe dovuto tenersi, contestualmente, la manifestazione Torneo Antirazzista, organizzato da Azione Antifascita Teramo"
LA STRAGE ACCA LOREANTIA - E' la denominazione del pluriomocidio a sfondo politico avvenuto a Roma nel gennaio del 1978. Acca Larentia era una delle sezioni di periferia del Msi, nel pieno degli anni di piombo. Uno degli avamposti sperduti, nel tempo in cui le capitali italiane divennero campi di battaglia, nel tempo in cui rossi e neri si sparavano per le vie e i numeri delle vittime e delle rappresaglie iniziavano a confondersi e a sovrapporsi. Morirono in tre, per i fatti di quella sera, ma in realtà avrebbero dovuto essere in sei. Li aspettavano all'uscita dalla sezione appostati. Erano un commando, forse di Autonomia. Probabilmente ottennero ad Acca Larentia il loro battesimo del fuoco, forse il prezzo per arruolarsi nelle Brigate Rosse. Chi ha sparato non è stato mai preso.
PROTESTA RIFONDAZIONE - In città la tensione è alle stelle. Sono noti infatti gli scontri tra le fazioni, opposte per diversi motivi, ed il loro ricordo è ancora vivo in citta. Il luglio del 2010 fu l'anno degli scontri più feroci : ragazzi aggrediti, coltelli, colpi di martello, cinte e bottiglie spaccate nel pieno cuore del capoluogo teramano. Rifondazione comunista, per bocca del suo segretario cittadino Filippo Torretta, accusa la politica di "aver concesso la sala a personaggi condannati penalmente per apologia di fascismo, mentre a noi, in altre occasioni, è stata negata la concessessione della medesima solo per la proiezione di un film con Bebo Storti"