“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
TL: sciopero della fame
Protesta estrema dei 100 dipendenti della società in house "Teramo Lavoro". Catarra alza le mani
TERAMO LAVORO: 100 DIPENDENTI SENZA LAVORO. Per i dipendenti della società in house della Teramo Lavoro si apre la strada della disoccupazione. La riunione di ieri sera in Prefettura - alla presenza del Prefetto Valter Crudo, della Regione con l’assessore regionale Paolo Gatti e del direttore regionale del settore nonché responsabile dell’Autorità di gestione del Fondo sociale europeo, Germano De Sanctis, e dell’amministratore delegato della Teramo Lavoro Venanzio Cretarola - e quella che si è svolta stamattina in Provincia non sono state sufficienti a sciogliere nodi giuridici e amministrativi che si frappongono alla prosecuzione del rapporto di lavoro. “Ad oggi non ci sono le condizioni, finanziarie e giuridiche, che consentano ai dirigenti di firmare nuovi disciplinari con la Teramo Lavoro e, quindi, non ci sono le condizioni per proseguire con i contratti di lavoro. Al momento la Provincia non ha ancora ricevuto dalla Regione i circa 750 mila euro che ci erano stato sospesi e non possiamo anticipare con fondi di bilancio perché avendolo già fatto siamo rimasti senza cassa” ha spiegato il Presidente ai sindacati i quali hanno chiesto la prosecuzione del rapporto di lavoro anche solo per consentire l’accesso alla cassa integrazione e che, insieme ai lavoratori, hanno deciso di occupare la sala consiliare e iniziare lo sciopero della fame.
Redazione Independent