“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Svolta nelle indagini sull'assassino dell'orso: l'operaio ha confessato
Secondo Salviamo L'Orso il principale indiziato è caduto in contraddizione alle domande incalzanti del Corpo Forestale dello Stato
SVOLTA NELLE INDAGINI SULLA MORTE DELL'ORSO A PETTORANO SUL GIZIO. C'è un'importante svolta nelle indagini sull’atto di bracconaggio che è costata la vita ad un giovane esemplare di orso marsicano nelle campagne di Pettorano sul Gizio. L'operaio ha confessato agli agenti della Guardia Forestale, che indagavano sul caso, di avere sparato perchè stanco dei continui assalti al pollaio ed alle stalle. Ricordiamo che l'orso è stato ucciso con cinque pallottole sparate mentre era di spalle di cui una, quella letale, che ha perforato l'intestino.
SALVIAMO L'ORSO SI COSTITUIRA' PARTE CIVILE. Soddisfazione a metà per gli ambientalisti di Salviamo L'Orso che annunciano, sin da questo momento, che si costituiranno parte civile nel processo. "Per la prima volta, anegli ultimi vent’anni l’uccisione di un orso marsicano , l’orso piu’ raro al mondo, non rimarrà impunita. "L’atto in se’ - si legge nella nota - è stato stupido ed inutile, da settimane sia la Riserva del Genzana che il PNALM stavano distribuendo i recinti che permettono la difesa dei pollai e delle stalle. I danni già subiti sarebbero stati rimborsati in natura o in denaro anzi alcuni erano gia’ stati liquidati ma qualcuno ha pensato bene di farsi giustizia da solo".
Redazione Independent