“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sulmona, incendio nello stabilimento Adria
E' il secondo nel giro di pochi giorni. Appello ai cittadini: tenere chiuse le finestre e usare mascherine
E' SUCCESSO DI NUOVO. Ancora fiamme nello stabilimento Adria di Sulmona, la fabbrica che cura lo smaltimento di pneumatici esausti: un incendio molto piu' vasto di quello dell'altro giorno sta interessando circa meta' dello stabilimento e ha attaccato tonnellate e tonnellate di detriti di gomma. Sul posto sono impegnate squadre dei Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia e Corpo Forestale oltre ai volontari della Protezione Civile che stanno cercando di fare qualcosa per arginare il rogo.
ORA SI TEME L'INQUINAMENTO AMBIENTALE. Le fiamme si levano altissime e una colonna di fumo nero si e' alzata per oltre 100 metri, ben visibile dall'intera Valle Peligna e dalla A25 che attraversa il comprensorio. Si teme l'inquinamento ambientale, tanto che i sindaci di Sulmona e Pratola Peligna hanno rinnovato l'appello ai cittadini a tenere chiuse le finestre delle case, invitandoli anche a girare utilizzando le apposite mascherine protettive. Il consigliere comunale Valerio Giannandrea fa sapere che c'è massima attenzione soprattutto per le zone di Pratola, Popoli, Roccacasale e Bussi.
IL PRECEDENTE. Era stato domato nella nottata del 18 luglio l'incendio sviluppatosi il pomeriggio del 17 sempre dentro il deposito di pneumatici esausti dell'Adria. "Nei prossimi giorni", aveva affermato il sindaco di Pratola Peligna, Antonio De Crescentiis, "saranno date ulteriori informazioni sull'esito delle verifiche ambientali svolte da parte delle autorità competenti". Intanto sulla vicenda la procura ha aperto un'inchiesta ed è sempre più probabile l'ipotesi di un'origine dolosa. Specialmente se la storia si è ripetuta.
Redazione L'Aquila