“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sulmona come Montesilvano
Pdl diviso presenta due candidati alle comunali. La Civita, sostenuto dalla Pelino, e Di Ianni dal sindaco uscente
PDL, A SULMONA COME A MONTESILVANO. La storia si ripete. Adesso, infatti, è ufficiale: a Sulmona, come a Montesilvano in occasione delle ultime comunali, il Pdl si è spaccato. Come riferito da Abruzzo Independent già nei giorni scorsi, mentre a sinistra il quadro si è delineato con la candidatura a sindaco di Peppino Ranalli, a destra il Popolo della Libertà si presenterà diviso, esprimendo di fatto una doppia candidatura. Facciamo un passo indietro: come si ricorderà, lo scorso anno l'ex primo cittadino di Montesilvano Pasquale Cordoma non era stato ricandidato dal Pdl, che evidentemente aveva "intuito" una possibile sconfitta alle amministrative, per puntare su una giovane come Manola Musa. Tuttavia Cordoma, come il compianto presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, aveva esclamato "Io non ci sto!" e si era candidato per conto suo, sostenuto da alcune liste civiche e da Grande Sud. Bene, nel capoluogo ovidiano praticamente sta succedendo la stessa cosa.
CANDIDIAMO LA CIVITA! NO, DI IANNI! Da una parte Paola Pelino, dall'altra Fabio Federico. Quest'ultimo è il sindaco uscente, che non verrà ricandidato perchè il Pdl ha "intuito" (e sono due) una sua mancata conferma alle urne da parte dei sulmonesi. Così la Pelino ha proposto l’architetto Luigi La Civita, giovane di belle speranze e - ironia della sorte - vecchio amico di Ranalli, visto che i due hanno anche studiato insieme. A questo punto è successo che il vicecoordinatore provinciale vicario, Donato Di Cesare, responsabile provinciale del territorio Peligno per il Pdl, e la senatrice hanno comunicato al coordinatore regionale Filippo Piccone che il candidato a sindaco è La Civita, giovane professionista “da sempre presente sul nostro territorio e nella nostra città”. Federico e i suoi, però, non ci stanno, e nel segno della continuità vogliono candidare Enea Di Ianni, cioè il vicesindaco uscente. Una scelta suicida, se si considera che questa amministrazione verrà molto probabilmente bocciata dagli elettori, e quindi sarebbe necessario presentare volti nuovi. Ma tant'è: Federico ha diramato a sua volta un comunicato che indica nell’ex vice sindaco Enea Di Ianni il candidato sindaco per Fratelli d’Italia, La Destra di Storace e alcune liste civiche. Auguri.
BOTTI DI FINE LEGISLATURA. Anche il coordinatore provinciale del Pdl, Alfonso Magliocco, aveva spinto per Enea Di Ianni, defininendo la candidatura di La Civita “prestigiosa, ma minoritaria e non aggregante”. La risposta di Pelino e Di Cesare? Le ragioni che hanno condotto il Pdl alla scelta di Luigi La Civita sono da ritrovarsi “nella volontà di un rinnovamento che ha un ampio consenso all’interno del partito stesso e della coalizione di centrodestra". Il partito, pur riconoscendo nella figura di Di Ianni "alta professionalità e valenza politica", auspica che possa "comprendere le ragioni politiche di una scelta diversa" e contribuire comunque "all’ottenimento di un ottimo risultato alle prossime elezioni”. Ma Federico, ricordandosi di una nota canzone di Vasco Rossi, ha cantato "C'è chi dice no".
Marco Sette