“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Succede tutto al contrario
«Scateniamoci! Liberiamo l'Italia da vincoli e catene». Così parlò il presidente dei giovani di Confindustria
«SCATENIAMOCI LIBERIAMO L'ITALIA DA VINCOLI E CATENE». «Senza prospettive per il futuro, l'unica prospettiva diventa la rivolta». Chi ha pronunciato queste parole non è stato Beppe Grillo che certo non ha peli sulla lingua, tanto che proprio ieri aveva dichiarato che il Parlamento è inutile subendo la reprimenda della presidente della camera dei deputati Laura Boldrini. E non è stata nemmeno la segretaria della CGIL Camusso, né è stato Landini, il capo della FIOM a esprimersi in
modo così tranchant. A pronunciare quelle parole è stato Jacopo Morelli il presidente dei giovani imprenditori della Confindustria qualche giorno fa a Santa Margherita Ligure. Il giovane 35enne si è anche lasciato andare ad una esplicita critica del governo presiduto da Letta che, per assecondare le promesse elettorali di Berlusconi, ha dirottato sull'abolizione dell'IM le scarse risorse finanziarie disponibili che avrebbero invece potuto essere impiegate nel taglio del cuneo fiscale e far ripartire così i consumi. Si è lamentato infatti che il governo mentre «è intervenuto sull'IMU in 10 giorni , sul cuneo fiscale non si intravedono riforme all'orizzonte». Anche il presidente della Confindustria, Squinzi, d'altra parte, si era espresso in modo analogo recentemente dichiarando «è più importante detassare il costo del lavoro che la casa».
LA RICETTA DEL PRESIDENTE DEI GIOVANI INDUSTRIALI MORELLI. Per far ripartire l'economia non servono ricette miracolose, basterebbe, come inizio, recuperare le risorse sottratte
allo sviluppo dalla speculazione e dalla corruzione. «120 miliardi di evasione fiscale sono una ferita i 60 miliardi di corruzione sulle spalle del nostro paese sono un macigno», ha affermato il presidente dei giovani della confindustria, che ha inoltre proposto, in alternativa al reddito minimo di cittadinanza, un "reddito minimo a tempo" finalizzato alla ricerca di lavoro e formazione. E le risorse non mancano perché, solo se lo si volesse, si potrebbero recuperare ben 2 miliardi dall'abolizione delle province e 140 milioni dal dimezzamento del numero dei parlamentari. Il programma lanciato da Jacopo Morelli a Santa Margherita ligure, nello stato attuale delle cose, è indubbiamente molto avanzato e meriterebbe
di essere condiviso, da subito anche dalla sinistra perchè «è scaduto il tempo delle analisi e riflessioni» come ha ammonito lo stesso Squinzi.
Clemente Manzo