“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Stroppa meglio di Ferrara
Presentazione stilosa davanti a 1000 tifosi biancazzurri. Il messaggio: «La squadra giocherà un bel calcio»
PORTO TURISTICO DI PESCARA - Givanni Stroppa è sicuramente meglio di Ciro Ferrara, che non ha voluto la panchina del Delfino, ma è - molto prabilmente - peggio Zeman, definito dallo stesso «unico ed irripetibile». Si è presentato con grande umiltà il neotecnico del Delfino Pescara 1936. «L'eredità di Zeman - ha detto il 44enne ex calciatore del Milan di sacchi - è pesante ma sono venuto qui per dare la mia identità alla squadra che l'anno scorso ha dominato il campoinato di Serie B e per farla giocare a pallone». Al Porto Turistico di Pescara, luogo ormai sacro per le presentazioni degli allenatori del Pescara, c'erano quasi 2mila ultras biancazzurri ad applaudirlo. Stroppa ha firmato un contratto annuale da 500mila euro lordi, con opzione per il secondo anno in caso di salvezza della squadra, ed una dote di tre giocatori dal Sud Tirol.
LA CHIAMATA DEL DS DELLI CARRI - Il neoallenatore del Delfino ha spiegato il suo arrivo a Pescara e come non si senta assolutamente una scelta di ripiego dopo i "no" di Delio Rossi e Ciro Ferrara. «Mi ha chiamato Daniele Delli Carri sul cellulare e come ho visto il numero ho sperato quasi che non mi chiedesse di allenare il Pescara. Io sulla panchina di Zeman? Non ci posso credere. Mi è uscita una parolaccia. Ma quando Daniele mi ha detto che la società ed il presidente Sebastiani mi volevano incontrare mi sono emozionato». L'incontro ufficiale, poi, si è svolto, giovedì scorso, nella sede le Pescara al centro Arca di Spoltore.
STROPPA: «DEL MERCATO NON PARLO» - L'ex allenatore della primavera del Milan e del Sud Tirol non ha voluto rispondere a nessuna domanda sul mercato del Pescara. «Non parlo dei giocatori e di quello che faranno. Il giudizio tecnico su Marco Verratti è ovviamente ottimo come pure quello su Simone Romagnoli, ma non posso dire altro». Per ora, a parte i tre giovani sopracitati, le certezze sono che Ciro Immobile andrà a Genova, sponda rossoblu, e che il Napoli rivuole Lorenzo Insigne, dopo aver ceduto Lavezzi al Paris Saint Germain.
Romanzo