“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Straccia, il ‘mistero’ che dura da 10 anni
Alla pista del suicidio in pochi avevano creduto mentre adesso tre procure hanno riaperto il caso del giovane marchigiano forse scambiato per il figlio di un pentito
Oggi, a 10 anni esatti dalla sua scomparsa, parenti, amici e l'Associazione " In Cammino Con Roberto" hanno ricordato la figura di Roberto Straccia. Si sono dati appuntamento a Pescara alle 18,00, sul "Ponte del Mare", invitando la cittadinanza a partecipare alla manifestazione indetta affinchè non fosse abbandonata all'oblio della memoria la tragica fine del ragazzo 24enne ritrovato morto su una spiaggia del barese il 14 dicembre 2011. I genitori, che con i suoi amici hanno fondato l'Associazione di volontariato "In cammino con Roberto", non hanno mai creduto all'ipotesi del suicidio o a quella dell'incidente con cui il caso è stato chiuso e continuano a chiedere, da 10 lunghi anni, la verità sulla morte dello studente fermano. Le diverse inchieste della magistratura non sono mai riuscute a far luce sul caso, ipotizzando che o un suicidio o un incidente possano aver causato la morte del giovane. La sua famiglia, gli amici e l'Associazione "In Cammino Con Roberto", continuano a battersi affinchè sia fatta piena luce sulla dolorosa vicenda chiedendo agli inquirenti di approfondire la possibilità che Roberto sia stato assassinato perchè scambiato per un'altra persona. Secondo l’Avvocato della famiglia Straccia, Marilena Mecchi, l'ipotesi sarebbe avvalorata da un’intercettazione ambientale di un pregiudicato calabrese, che a colloquio con la sua fidanzata in un carcere abruzzese dov’era rinchiuso, avrebbe affermato che Roberto Straccia sarebbe stato assassinato perchè scambiato per il figlio di mafioso pentito.