“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Storie di ordinaria follia
Solo per miracolo non c'è scappato il morto. Automobilisti bloccati di notte sulle autostrade. L'Abruzzo conta i danni
UNA NOTTE DA BRIVIDO - Centinaia di persone hanno trascorso la notte - chissà come - paralizzate nelle macchine, negli autobus e nei ripari più disperati a causa della chiusura del maltempo. File chilomentriche di automobili sull'A14 e l'A25, ore e ore di attesa al freddo ed al gelo e senza nessuna speranza di poter raggiungere la meta desiderata. C'è stata tanta paura: su quei mezzi c'erano anche anziani, madri con bambini piccoli ed il terrore - com'è ovvio che sia -, gioca sempre la sua parte. Una situazione inverosimile, che si ripete a distanza di un anno, e che lascia sgomenti tutti per la follia e l'assurdità della mala gestio della macchina dei soccorsi. Si potevano evitare tutti questi disagi? Certamente si! Magari, organizzando meglio e potenziando i mezzi di emergenza, soprattuto nelle Autostrade dei Parchi. L'Abruzzo, ancora una volta, non ha saputo gestire le avversità della natura e, soltanto per un caso fortuito, non c'è scappato il morto. Al risveglio, questa mattina, oltre che contare i danni, si sollevano le polemiche ed accuse verso i probabili colpevoli.
TESTA: «DISORGANIZZAZIONE TOTALE» - Anche il Presidente della Provincia di Pescara ha da dire la sua sulla "Notte di paura", trascorsa all'adiaccio in un parcheggio, nel freddo gelido di Capistrello, in provincia dell'Aquila. «Da ieri pomeriggio - ha scritto Guerino T. sul suo profilo facebook - sto cercando di rientrare da Roma, dove ho partecipato ad una riunione per il dragaggio del porto di Pescara. L'autostrada è bloccata, paralizzata dalla neve. Dopo ore e ore fermi in auto, in fila insieme ad altri chilometri di mezzi, siamo usciti a Carsoli, dove siamo rimasti tutta la notte (ovviamente, considerata l'emergenza, senza trovare un posto per dormire). E ancora adesso siamo fermi qui, senza sapere come rientrare a Pescara. Non abbiamo la possibilità di muoverci in alcun modo. Da tempo si sapeva di questa ondata straordinaria di maltempo, e nonostante ciò la disorganizzazione è totale, la strada è impraticabile. Una situazione assurda, inenarrabile, che lascia sgomenti in un Paese (che si dice) evoluto come il nostro. Nelle mie stesse condizioni si sono trovati purtroppo donne, anziani e bambini, magari bloccati in bus paralizzati in galleria. Qualcuno direbbe un tranquillo week end di paura (in autostrada)!». Riuscirà a tornare? Siamo tutti in ansia.
Marco Beef