“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Stati che non contano nulla
Spagna, Italia, Irlanda, Portogallo e Grecia sono troppo indebitati per decidere alcunchè. Chi lo dice? "Il Drago"
TROPPO INDEBITATI PER AVERE UNA SOVRANITA'. Non è che fossero troppi dubbi ma quando a svelare l'arcano è proprio lui, il numero uno della Banca Centrale Europea, l'italianissimo Mario Draghi detto "Il Drago", allora le cose cambiano un pochino. Sentite cosa ha dichiarato ieri. Sono parole semplici, sulla bocca di ogni greco, ogni spagnolo, ogni irlandese, ogni portoghese ed, persino di ogni italiano, benchè privo di un'educazione finanziaria ma con un cervello che funziona. «Molti governi - dice l'ex presidente del Financial Stability Forum e Governatore della Banca d'Italia post Fazio - non hanno ancora capito di aver perso la loro sovranità nazionale da tempo perché si sono pesantemente indebitati e sono alla merce' dei mercati finanziari». E' una situazione paradossalmente simile a quella di un imprenditore che non ottiene più credito dalle banche e per questo è costretto a rivolgersi agli usurai che, piano piano, a colpi di interessi % elevatissimi s'impossassano di ogni cosa. In questo caso si parla di sovranità ma in Grecia sta succedendo una cosa ancora peggiore: gli inglesi stanno comprando, pezzo dopo pezzo, l'intero paese.
IL COMMENTO DI CHIODI SU FACEBOOK. Sul suo profilo facebook il governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi, masterizzato Louiss, quindi non un bocconiano come Monti e Draghi, ha spiegato che «i mercati finanziari non sottoscrivono più i titoli del debito pubblico perché troppo rischiosi e se lo fanno ancora chiedono interessi molto elevati». Cosa vuol dire? Significa che per avere credito e finanziare la spesa pubblica (pagare gli stipendi, pensioni, contruire scuole, riparare strade, assistere la popolazione in difficoltà, e bla bla bla) bisogna bussare alle porte di Bruxelles. La Grecia lo ha fatto: e i risultati sono sotto gli occhi di ognuno di noi.
Il (sub)direttore