“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Stasera su History Channel la storia della Banda Battestini
Sei pescaresi della zona di San Donato e Rancitelli si resero protagonisti tra gli anni ‘70 e ‘80 di celebri rapine, delitti gravissimi, fughe rocambolesche dal carcere
Claudio Di Risio, Raimondo Coletta, Italo Ceci, Massimo Ballone, Pasquale e Rolando Battistini. Sono i nomi dei componenti della banda criminale ‘Made in Pescara’ che seminò il terrore tra gli anni 70 e 80, protagonista di una lunga serie di rapine tra Abruzzo e Marche, ma anche all’estero in Olanda e Belgio. In un paio di queste ci scappò anche il morto: un passante venne ucciso vicino ad una farmacia in provincia di Chieti (Filetto) ed una guardia giurata in provincia di Ascoli Piceno. Ma l’evento che li rese celebri, almeno dal punto di visto della stampa nazionale, fu una clamorosa fuga dal carcere di San Donato nel gennaio del 1985, da cui scapparono in otto. In quella occasione due detenuti furono ammazzati dagli agenti della polizia penitenziaria, mentre gli altri riuscirono a scappare e rendersi latitanti all’estero, prima di essere catturati di nuovo.
Negli anni recenti i ‘sopravvissuti’ della Banda Battestini sono tornati agli onori della cronaca per altri reati, indagini legate ad alcuni assalti a portavalori con kalashinikov, ma anche per un sospetto omicidio compiuto nel ‘cuore’ della città di Pescara, proprio ai danni di un ex membro della banda poi pentitosi (Italo Ceci), sul quale non è stata riconosciuta nessuna responsabilità. In mezzo a tanta violenza, che ha portato i protagonisti di questa storia criminale ad avere contatti anche con la Banda della Magliana, anche alcuni percorsi di recupero e studi universitari: come quello portato a termine da Massimo Ballone, laureatosi in sociologia con 110 e lode ed autore di un libro autobiografico dal titolo ‘Al di sotto del cuore’.
Stasera su History Channel, alle ore 21, andrà in onda la prima puntata che ricostruisce con documenti ed interviste le “avventure criminali” di una delle più famose bande di malviventi di quegli anni.