“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Stanotte la marineria pescarese è tornata in mare
Finisce lo sciopero dei pescatori che però non hanno nessuna certezza sul caro carburante e fondali bassi
L'emergenza del caro gasolio, che ha costretto i pescatori pescaresi ad incrociare le braccia dall'8 marzo scorso, non è finita, ma lo sciopero indetto dai sindacati è stato revocato e da stanotte le barche torneranno in mare, nell'attesa di un decreto ministeriale di sostegno. Gli armatori di Pescara però avevano, oltre a quello del gasolio, anche il serio problema dei bassi fondali che impediva alle barche di uscire in mare. Al punto che nel mese di gennaio scorso, a causa dell'insabbiamento del porto canale, un'imbarcazione è rimasta incagliata nei fondali del porto. Ora però il Comune di Pescara, in seguito ad un finanziamento della Regione Abruzzo, dispone di 800.000 Euro, per effettuare il dragaggio e la manutenzione della foce del Pescara, interventi questi fondamentali per assicurare il transito dei pescherecci nel porto canale. Per i primi 10 interventi sulla foce del Pescara, la ditta Dalmar S.n.c., incaricata dall'Ente di svolgere i lavori, aveva chiesto ed ottenuto dal Comune un compenso di Euro 147.000, IVA esclusa. Tuttavia, in seguito agli aumenti esponenziali degli ultimi giorni di carburanti, lubrificanti ecc. che affliggono l'intera categoria marittima, la Dalmar ha dichiarato di non essere più in grado di ottemperare e confermare i prezzi comunicati. L'Amministrazione Comunale ha quindi ritenuto necessario concedere alla Dalmar l'aumento del compenso richiesto per cui l'importo precedentemente accordato passa da Euro 147.000 ad Euro 182.695. Con la fine dello sciopero e degli intoppi burocratici, i pescatori pescaresi stanotte torneranno in mare con la speranza che il transito nel porto canale sia assicurato da regolari interventi di manutenzione, senza correre il rischio di finire in qualche secca.