“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Spoltore. La saga dei soldi
Esposto in Procura di Spoltore Libera: sono incompatibili. Replica del sindaco: «Sono tranquillo. Penso alla Gtm»
SPOLTORE, LA QUESTIONE DEI SOLDI - Sulla questione si era tanto "vociferato" ma sinteticamente il senso era «se n'ardann li sold che hann pijate nin zi posson candidà». Ma così è stato! Il sindaco (Luciano Di Lorito) il 24 maggio, gli assessori (Quirino Di Girolamo e Lorenzo Mancini) ed il Presidente del consiglio (Lucio Matricciani) hanno pagato il denaro che, secondo una lettera "diffida" o "messa in mora" - chiamatela come vi pare! - è stata spedita da un dirigente del Comune di Spoltore, il 2 marzo, a tutti gli ex amministratori per compensi ed indennità non dovuti. Il problema della incompatibilità con la carica pubblica e la posizione debitoria degli eletti, dunque, non si porrebbe (vedi Art.63 del Testo Unico degli Enti Locali). Ma c'è un però.
L'ESPOSTO DI SPOLTORE LIBERA - Per Francesco Tartaglione, esponente di Spoltore Libera, e firmatario dell'esposto, presentato alla Procura delle Repubblica di Pescara, il pagamento di queste somme - contestate da altri destinatari, tra cui gli ex-sindaci Ranghelli e Renzetti - sarebbe arrivato soltanto in seguito alla proclamazione: e, cioè, a risultato elettorale acquisito. Il totale delle somme che il Comune di Spoltore dovrebbe recuperare da queste azioni si agira intorno ai 450mila euro. E niente, niente non è! Per Tartaglione, supportato in questa battaglia da Marina Febo ed Edoardo Diligenti, ci sarebbero anche dei profili di reato relativi alle documentazioni firmate dai candidati. Ergo, l'esposto/denuncia alla Procura presentato il 25 maggio scorso.
IL SINDACO: «SONO TRANQUILLO». Interrogato sulla vicenda della compatibilità, sua e deglia altri amministratori eletti, e sull''eventuale ipotesi di reato il Sindaco Luciano Di Lorito si è detto «assolutamente tranquillo». E poi: «Lascio queste valutazioni ai giudici ed agli avvocati. La sede per sollevare la questione dell'incompatibilità era il Consiglio comunale e non mi sembra che ieri l'abbiano fatto. Anzi, hanno votato tutti ed all'unanimità». Intanto, i problemi vecchi restano e nuovi, all'orizzonte, sono sopraggiunti: come, ad esempio, la soppressione delle Linee Bus 9 e 12 su Corso Italia a Villa Raspa, decise pochi giorni fa dalla Gtm. Il problema era stato sollevato dal consigliere del Movimento5Stelle Carlo Spatola Mayo, durante il primo consiglio dell'era Di Lorito. L'abbiamo seguito sul web, da casa, attraverso il sito del Comune: ecco una bella iniziativa! L'unica nota stonata quei rimproveri, dal sapore autoritario, a quei pensionati, presenti nell'aula pubblica, che manifestavano coi cartelli contro la chiusura del centro per gli anziani. Ma questa è un'altra storia.
Marco Le Boeuf