“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Spoltore, Habemus Papam?
Fumata bianca nel centrosinistra che ufficializza Luciano Di Lorito candidato sindaco. Noi l'avevamo svelato mesi fa
SPOLTORE: FUMATA BIANCA - Avete presente quel bellissimo film di Nanni Moretti che inizia descrivendo la morte del Pontefice e con il Conclave che deve eleggere un nuovo Papa? Quello in cui il neoeletto è preda dei dubbi e delle ansie, depresso e timoroso, e di non essere in grado di assolvere il suo compito e le responsabilità che il ruolo di guida spirituale di milioni di fedeli in tutto il mondo comporta? E, poi, che il Vaticano, messo alle strette dall'opinione pubblica, decide di chiamare uno psicanalista perché lo assista e lo aiuti a superare i suoi problemi e che, alla fine, il prescelto dallo Spirito Santo rinuncia al ruolo che gli è stato affidato direttamente da Dio? Bene! Se l'avete visto allora potete benissimo capire che a Spoltore - nella vicenda delle prossime elezioni di primavera - è accaduto esattamente il contrario. Il Conclave non c'è stato (vedi riferimento alle elezioni primarie), il "prescelto" non ha assolutamente rifiutato ma i "fedeli" hanno dovuto attendere il "bollettino papale", proprio stamani, dal "portavoce ufficiale".
IL PASSATO ED IL PRESENTE DEL CANDIDATO - L'uomo indicato dallo "Spirito Santo" del centrosinistra, Luciano Di Lorito, non è andato in analisi - e neppure glielo auguravamo! - nè è stato tormentato dai dubbi circa le responsabilità che derivano dal ruolo di guida del Comune con quasi 19mila anime. Magari qualche lieve "preghierina" l'avrà dovuta pure fare ma il premio, per una siffatta devozione, merita qualche sacrificio extra. Anzi, a dirla tutta, il 41enne dipendente della Cna di Pescara, spoltorese doc, genero dell'ex vicesindaco Luciano D'Incecco, sposato con un figlio - auguri! - ha ottenuto il ruolo di "guida spirituale" nella crociata contro i "Kennedy di Spoltore" (Famiglia Ranghelli), Pierpaolo Pace, Luciano Troiano ed il candidato del Pdl che non è stato ancora scelto (In ballottaggio il costruttore Dino D'Onofrio ed il veterinario Marco Della Torre; Finocchio ci sembra uscito di scena).
I "PECCATI" E I PREGI DI LUCIANO - Volete conoscere i "peccati" del candidato sindaco Luciano Di Lorito? Ha taciuto sulle primarie, non ha messo bocca sulle alleanze - Idv, Pd, Fli, Udc: che roba è? - nè ha detto alcunchè sul programma (questo sconosciuto!). Poi, ancora: non si è espresso sulla questione dei rimborsi sugli stipendi, che sembrerebbero essere indebitamente percepiti da 40 ex amministratori del Comune. Per non parlare di quella dannata causa di lavoro per riavere il mancato guadagno dipeso dalla sua defenestrazione dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale (epoca Giunta Ranghelli). Volete sapere altro? Perchè Luciano Di Lorito dovrebbe rappresentare la "svolta" del centrosinistra a Spoltore? Non è giovanissimo nè è uno spirito indipendente - come vanno di moda oggi - e neppure rappresenta una "faccia nuova": dopo la gavetta nella sezione dei Ds di Spoltore diventa Presidente del Consiglio comunale poi, in piena guerra all'interno del Pd, è passato all'Idv di Carlo Costantini ed è eletto consigliere provinciale di Pescara. Rispetto al suo collega montesilvanese, Attilio Di Mattia, non ci sembra titolatissimo nè può vantare un curriculum particolarmente interessante. Però, a dirla tutta, non sono così gravi questi "peccatucci", considerato il livello della politica spoltorese. Ci saremmo aspettati uno stile diverso e l'avremmo anche apprezzato. Dei pregi, quelli noti, sottolineamo la perfetta conoscenza del "magma" sociale ed imprenditoriale che abita del territorio del Comune di Spoltore oltre all'esperienza del funzionamento della "macchina amministrativa". Basterà? Baciamo le mani, Sua Santità!
Marco Beef