“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
FOSSO GRANDE E' STATO FINALMENTE MESSO IN SICUREZZA? Non è campato in aria il chiedersi se l'intervento straordinario sul canale abbia scongiurato il rischio di future esondazioni. Oggi infatti il comitato dei residenti per la messa in sicurezza di Fosso Grande, il COMES, in una riunione con le autorità affronterà il problema. Intanto gli alberi, in seguito alla "messa in sicurezza" non ci sono più :chi passa sul piccolo ponte nei pressi della Motorizzazione Civile, noterà che gli argini sono stati ripuliti della folta vegetazione preesistente. Gli ambientalisti si domanderanno se il sacrificio della flora e della fauna, prima così rigogliose su Fosso Grande, fosse proprio necessario per prevenire ulteriori esondazioni come l'ultima del dicembre 2013. Perfino l'ultimo tratto del corso d'acqua, quello che confluisce nel fiume Pescara, ha subito l'abbattimento di alberi stravolgendone l'ecosistema. A suo tempo gli organi di informazione hanno messo in rilievo come le straordinarie precipitazioni del fine anno 201 avessero gonfiato le acque del canale determinandone l'esondazione che nelle aree attorno all'imbuto di Viale Abruzzo, ha allagato magazzini, scantinati e garage provocando danni stimati sui 9 milioni di euro.
EQUILIBRIO NECESSARIO TRA SALVAGUARDIA IDRAULICA E TUTELA DELLA BIODIVERSITA'. I fossi ed i canali sono la sede di uno straordinario patrimonio di biodiversità, oltre che di una riserva importante di ossigeno sopratutto quando essi scorrono in territori urbanizzati e che pertanto dovrebbero essere curati con attenzione e sistematicamente dagli enti preposti alla loro tutela. Purtroppo l'incuria e l'abbandono sono stati la causa fondamentale dell'alluvione del dicembre scorso. Dopo il sopralluogo a cui hanno assistito il presidente della Regione Luciano D'Alfonso e lo stesso capo della Protezione Civile Franco Gabrielli,nell'agosto scorso sono iniziati i lavori di sistemazione di Fosso Grande che allo stato attuale hanno comportato l'abbattimento degli alberi e della vegetazione lungo il canale, destando forti perplessità e preoccupazione al COMES . Infatti gli alberi oltre ad essere un patrimonio ecologico per i cittadini, sono anche un freno al fluire delle acque che, in caso di forti precipitazioni, potrebbero determinare " nuovi allagamenti ancora più violenti".
Redazione Independent