“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Spoltore. Di Lorito si oppone al referendum su La Grande Pescara
Il sindaco dice no alla consultazione nel giorno delle elezioni europee, regionali e amministrative
SPOLTORE. IL SINDACO DI LORITO SI OPPONE AL REFERENDUM SULLA GRANDE PESCARA.“Trovo alquanto assurdo indire il referendum consultivo per l’istituzione del comune La Nuova Pescara nello stesso giorno in cui gli elettori sono chiamati a votare per il Parlamento Europeo, per il rinnovo del Consiglio regionale e, in alcuni casi, degli organi amministrativi. Mi oppongo, dunque, a questa consultazione anche perché credo che i cittadini si troveranno un po’ spaesati e confusi di fronte a una scelta frettolosa che impedisce agli elettori di avere un’idea chiara sugli scenari futuri e che è in contraddizione con il voto che essi dovranno esprimere per eleggere i sindaci di due dei tre Comuni coinvolti in questa fusione. Questo non significa che sono contrario al referendum, ma credo che esso non possa coincidere con altre consultazioni elettorali”. È quanto afferma il sindaco Luciano Di Lorito in merito al decreto di indizione del referendum su La Grande Pescara, firmato dal Presidente della Regione Gianni Chiodi.
Il primo cittadino, già nelle file di Carlo Costantini ideatore dell'idea della fusione dei comuni di Spoltore-Pescara-Montesilvano, ribadisce, poi, la sua posizione sull’eventuale unione di Spoltore, Pescara e Montesilvano in un unico Comune: “Credo che la fattiva fusione non sia al momento la soluzione adeguata, considerando i limiti della Pubblica Amministrazione. Con una soluzione di questo tipo la città più piccola rischierebbe di essere stritolata e fagocitata da portatori di interesse economicamente più grandi e più forti. Le tre realtà che compongono la cosiddetta area metropolitana devono, però, saper collaborare e relazionarsi con gli enti sovracomunali per la realizzazione delle infrastrutture necessarie e il raggiungimento di obiettivi importanti che, da soli, i comuni non possono garantire. Mi preme ricordare, infine, che con la fusione rischiamo di perdere, più degli altri comuni, la nostra identità, dal momento che la città di Spoltore ha una storia secolare. Conservare e valorizzare le nostre radici è la migliore sfida per competere a livello europeo, nazionale e regionale".
Redazione Independent