“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Spintarelle? L'Abruzzo c'è!
Su Repubblica.it una lettera del vicepresidente Castiglione per favorire la convivente. Acerbo vuole le dimissioni
ABRUZZO: ESPERTI IN SPINTARELLE - Però non c'è che dire. In fatto di raccomandazioni, noi abruzzesi, non ci facciamo mancare nulla e non ci fermiamo nemmeno davanti ad interlocutori intenazionali. A cosa ci riferiamo? Ma naturalmente all'esternazione pubblica dell'Ikea che - tramite un comunicato ufficiale sul proprio sito - ha chiesto ufficialmente di smetterla con richieste e segnalazioni per un impiego (200 posti su 35mila domande arrivate) nel nuovo centro a San Giovanni Teatino. Bastava qui? Assolutamente no! Ecco che spunta su Repubblica.it un articolo del nostro giornalista Giuseppe Caporale su un'incheista della procura de L'Aquila. L'argomento: tanto per cambiare è ancora una volta una raccomandazione. Questa volta speciale perchè riguarderebbe una persona "speciale"!
LA RACCOMANDAZIONE DELLA FIDANZATA - Secondo quanto pubblicato dal quotidiano il Vice presidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, avrebbe scritto una lettera al vice ministro albanese, Nora Malaj, per favorire l'associazione di danza della compagna. La lettera, però, è stata sequestrata dalla squadra mobile di Pescara nell'ambito di un'inchiesta sugli appalti pubblici e consulenze - secondo la procura pilotati e gonfiati - legati a una società (Ecosfera) che gestiva progetti internazionali. «Dopo la lettura della lettera con cui il Vicepresidente della Giunta Regionale Alfredo Castiglione - ha affermato Maurizio Acerbo - le dimissioni sono un atto dovuto. La magistratura stabilirà se vi sono profili penali nella condotta di Castiglione come degli altri indagati ma una cosa è certa: la carta intestata della Regione non può essere usata per sponsorizzare parenti e/o conviventi. Ancor più grave che l'uso disinvolto del proprio incarico istituzionale per favorire interessi privati si eserciti nelle relazioni con un governo di paese straniero». Nella storia poco gloriosa della politica abruzzese mancavano solo le raccomandazioni internazionali che - se confermate - getterebbero ancora più nello sconforto chi non le ha e non conosce nessuno. In Giappone il vicepresidente Castiglione avrebbe già fatto harakiri, in Germania avrebbe chiesto scusa ai cittadini, mentre in Abruzzo il diretto interessato si è detto «estraneo ai fatti e pronto a chiarire la vicenda davanti al magistrato». Come disse Schettino: vabbuò!
Marco Le Boeuf