“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Spacciatore "salvato" in extremis dalla moglie: si è disfatta della coca nel lavabo
Blitz della polizia nell'abitazione di un sorvegliato speciale. L'uomo è stato sorpreso con 22 grammi di stupefacente e la moglie denunciata per concorso nel reato di spaccio
Blitz antidroga nel quartiere Rancitelli. Nel mirino degli agenti della Squadra Mobile di Pescara un sorvegliato speciale di via Lago di Capestrano, dove inquirenti ritenevano si consumasse l'attività di spaccio di stupefacenti. Così sono andati a bussare alla porta di M.N, 31 anni, pescarerse, e da subito si è avuta l'impressione che qualcosa non andasse per il verso giusto, sia per i rumori provenienti dall'interno della casa che per il ritardo nell'aprire la porta.
All'interno dell'appartamento, infatti, c'era anche la moglie, S.S., 34 anni, pescarese, che la polizia, una volta dentro, ha sopreso nell'estremo tentativo di disfarsi dello stupefacente: lo stava gettando nel lavandino del bagno. Ma i poliziotti l'hanno bloccata con ancora l'involucro contenente residui di cocaina enlle mani. Inoltre nel lavandino erano rimaste tracce evidenti della stessa polvere bianca.
Nelle tasche del marito, infine, sono stati trovati 22 grammi di cocaina.
L'uomo è stato arrestato e messo agli arresti domiciliari per essere interrogato dalla procura. La moglie, invece, è stata denunciata per concorso nel reato di cui all’art. 73 D.P.R. 309/90.
Redazione Independent