“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sospiri dà lo ‘stop’ a D’Alfonso sulla Nuova Pescara
Il presidente del Consiglio regionale ha ribadito che non ci sarà nessun commissariamento delle città di Pescara e Montesilvano che andranno al voto nel 2024: cioè a scadenza di mandato
“La legge per l’istituzione della Nuova Pescara è sempre stata chiara, al di là dell’attitudine a tergiversare scelta dall’ex Governatore, oggi Senatore, D’Alfonso per quattro anni della sua legislatura in Abruzzo. Oggi non è previsto alcun commissariamento per i Comuni coinvolti nel processo di fusione, visto che è stato stabilito sin dall’inizio il possibile slittamento al 2024, quando peraltro giungeranno a naturale scadenza le amministrazioni di Pescara e Montesilvano, ovvero della prima e della quarta città d’Abruzzo. Il punto su cui concordo è quello di imprimere un’accelerata al processo di unificazione dei servizi e su questo, come Presidente del Consiglio regionale, unitamente al Presidente della giunta Regionale Marco Marsilio fisseremo una dettagliata Road map, senza fughe in avanti del senatore D’Alfonso alla ricerca, evidentemente, di visibilità o di una ottima via di fuga”. È la replica del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiriall’intervento odierno del Senatore D’Alfonso in riferimento al processo di costituzione della Nuova Pescara. “Il Senatore ci ha offerto lo spunto per diverse puntualizzazioni e correzioni rispetto alla sua ricostruzione storica dell’iter amministrativo che ci porterà, infine, alla nascita della nuova città – ha puntualizzato il Presidente Sospiri -, partito da una legge da me depositata in modo puntuale dopo l’esito del referendum, una norma semplice, chiaramente, sulla quale al contrario l’allora Presidente D’Alfonso ha scelto di tergiversare per quattro anni portando al voto la prima e la quarta città d’Abruzzo, Pescara e Montesilvano, nel 2019, pretendendo poi lo scioglimento delle due assemblee nel 2022, dopo appena tre anni, perché era ovvio che le due competizioni elettorali sarebbero state vinte dal centrodestra com’è poi effettivamente accaduto, al fine di dare l’ennesima opportunità alla propria cordata politica dunque quella legge è stata scientificamente, volutamente e strumentalmente portata a fine legislatura regionale. Su un unico punto sono d’accordo, ovvero la fusione dei tre Comuni, Pescara, Spoltore e Montesilvano, dev’essere foriera di un cambiamento positivo, che significa che i Comuni non devono perdere tempo, ma devono operare per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini perché ritengo che avere servizi comuni, avere un’unica Polizia municipale, Servizi sociali comuni, un Piano della Mobilità unico, un Piano regolatore unico e comune, avere un’unica stazione appaltante, potrebbe migliorare oggettivamente la vita dei cittadini e su questo processo le tre amministrazioni comunali devono accelerare il passo. Tocca poi smentire il senatore D’Alfonso quando di nuovo allude e ammicca al possibile commissariamento del processo di fusione. La legge è chiara – ha sottolineato il Presidente Sospiri -: nel 2023 non ci sarà alcun commissariamento, perché è già contemplata la possibilità per i tre Comuni di arrivare al 2024, ovvero alla chiusura delle consiliature di Pescara e Montesilvano, un diritto sacrosanto specie oggi che le due città si apprestano a raccogliere i frutti amministrativi dei primi anni di mandato e di quelli contenuti nel Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza. Chi gestirebbe gli interventi, gli investimenti e le risorse previste in dirittura d’arrivo? Un Commissario? Al Senatore D’Alfonso chiediamo la cortesia di non avanzare proposte amministrativamente inaccettabili, perché poi avanzerebbe prepotente il sospetto che il suo sia solo un tentativo di avere visibilità o di trovare una possibile via di fuga da Roma cercando di approdare al porto per lui più riparato dalle intemperie come Pescara, una candidatura a sindaco peraltro, la sua, che non spaventa alcuno. A questo punto – ha proseguito il Presidente Sospiri – quello che farò come Presidente del Consiglio regionale con il Governatore Marsilio sarà sovrintendere in modo puntuale al difficile processo di fusione, che inevitabilmente e comprensibilmente è stato rallentato anche da due anni di emergenza Covid, tutt’altro che conclusa, e creare una Road Map puntuale dei servizi da unificare e di stanziare le risorse necessarie sulla base di un’analisi capillare delle differenti situazioni dei tre Comuni, tenendo conto che Pescara sta uscendo dallo stato di predissesto e anche Montesilvano e Spoltore vanno studiate. Quindi sceglieremo la data più opportuna per dare forma al processo di fusione vero e proprio, che però non significa interrompere anzitempo le due consiliature ancora in corso per colpa di una legge pasticciata e arrivata tardi, una legge con cui D’Alfonso vuole far tornare nel 2023 al voto anche la città di Spoltore che rinnoverà il proprio Consiglio comunale proprio tra qualche mese, nel 2022, un evidente paradosso. Fra l’altro, nella volontà legislativa del senatore c’è quella di sciogliere i singoli Consigli comunali per instaurare i Municipi, sul modello romano o napoletano, senza capire che ai cittadini questo interessa poco, mentre ha rilevanza se i servizi di cui andranno a beneficiare saranno efficienti e se i costi saranno più bassi. Dalla legge di fusione e di nascita de la Nuova Pescara noi dobbiamo cogliere le opportunità, e non eliminare le esperienze democratiche”.