“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Soppressione tribunali. Sindaci pronti al referendum
Spending Review. Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona preparano il comitato referendario abrogativo della legge
ABRUZZO. REFERENDUM SULLA CHIUSURA DEI TRIBUNALI. Il giorno 10 dicembre 2013, presso l’aula del Consiglio regionale dell’Abruzzo, L’Aquila, si è svolta una riunione, convocata dall’ufficio di Presidenza della Regione, alla presenza dei Consiglieri Regionali Emilio Nasuti e Luigi Milano. L’incontro è stato indetto per discutere le iniziative da intraprendere riguardo alla paventata chiusura dei Tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona a seguito della legge n 148/2011. Erano presenti i rappresentanti degli enti locali coinvolti ed i rispettivi rappresentanti dei Consigli degli Ordini Forensi. Per il Comune di Lanciano era presente, in rappresentanza del Sindaco, l’Avv. Emanuele Laudadio dell’Avvocatura Comunale.
Nel corso della riunione si è stabilito di costituire il comitato referendario, poiché il referendum di abrogazione della legge che ha disposto la revisione della geografia giudiziaria è stato ammesso dalla Corte di Cassazione, ma deve ancora superare il vaglio della Corte Costituzionale. Quest’ultima udienza è prevista per il 16 gennaio 2013. L’assemblea ha pertanto proposto di riconvocare una nuova riunione prima dell’udienza prevista per affrontare i problemi legati alla difesa tecnica (redazione di memorie, raccolta del materiale di studio già approntato dai vari enti, ecc.)
In ogni caso, si è stabilito di indire un incontro tra i rappresentanti delle regioni, i rappresentanti del governo, gli enti locali ed il comitato referendario a Roma, il 20 dicembre 2013, al fine di conoscere le intenzioni del governo, il quale si sarebbe mostrato disponibile a rivedere la riforma o a concedere eventuali proroghe all’Abruzzo in seguito alla situazione determinatasi post sisma di L’Aquila.
Tuttavia, è emersa la necessità di dare priorità al referendum, poiché il Governo centrale non sarebbe comunque intenzionato ad abbandonare la riforma.
Il comitato pro referendum è costituito da rappresentanti dei consigli dell’ordine degli avvocati e rappresentanti degli enti locali coinvolti è dovrà soprattutto sensibilizzare i cittadini, al fine di evitare che l’eventuale referendum non raggiunga il quorum previsto.
L’Ufficio di Presidenza della Regione si è altresì impegnato a coinvolgere le altre Regioni che hanno già subito la chiusura dei Tribunali, le quali si sono già mostrate interessate e disponibili ad aderire, tanto che verosimilmente si arriverà a costituire un comitato nazionale.
Redazione Independent