“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Soppressione Tar Pescara, Testa si appella a ministri e parlamentari
Il presidente della Provincia ha scritto ai ministri Madia e Lanzetta, ai parlamentari pescaresi e al governatore D'Alfonso
TAR PESCARA, TESTA SI APPELLA A TUTTI. Un appello in merito all'annunciata soppressione del Tar di Pescara e' stato lanciato dal presidente della Provincia Guerino Testa ai ministri Madia e Lanzetta, ai parlamentari pescaresi e al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. Testa parla, in una lettera, di "una soppressione assolutamente da scongiurare" e auspica "una mobilitazione da parte dei parlamentari e un riesame da parte del Governo di questa delicatissima vicenda che finirebbe per penalizzare un territorio, quello Pescarese, gia' ingiustamente privato di una serie di servizi".
"Non mi muove - si legge nel documento - lo spirito campanilistico, anzi ritengo di essere spinto da una visione oggettiva, lucida, concreta dello stato dei fatti. Ed e' questo: Pescara, vero capoluogo economico della regione, centro nevralgico del territorio, puo' vantare una sezione staccata del Tar da primato, nel senso che l'attivita' svolta dal Tribunale amministrativo regionale e' apparsa davvero eccellente, specie negli utlimi anni, tanto da rendere questo Tar primo in Italia. Parlare quindi di una chiusura appare incomprensibile; lo stupore cresce se si esamina la situazione geografica abruzzese che, in caso di soppressione, porterebbe i cittadini di buona parte del territorio regionale a rivolgersi al Tar aquilano, decisamente fuori mano e difficilmente raggiungibile ai piu'. Se davvero si vuole pensare ad una Pubblica amministrazione efficiente e rispondente alle esigenze degli italiani, riesce difficile pensare che vengano abolite proprio quelle strutture che hanno tutte le caratteristiche per rimanere in piedi e continuare ad assicurare servizi adeguati, rapidi, inattaccabili. Insomma, siamo di fronte ad un palese controsenso. Credo quindi che, laddove vengano ipotizzati percorsi che possono rivelarsi sbagliati, Governo e Parlamento debbano avere il coraggio di ravvedersi, di tornare indietro, e mi auguro che sia proprio cio' che accadra' per il Tar di Pescara£.
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