“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Soldi, sesso e Lavitola
Al "Sanitopoli" c'è di tutto. La Finanza sugli accertamenti patrimoniali di Sabatino Aracu e Luigi Conga
AL "SANITOPOLI": SOLDI, BELLA VITA E POTERE. Ennesima udienza nel processo così detto "Sanitopoli" sulle presunte tangenti nella sanità e che neò 2009 portò all'arresto dell'ex governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, imputato insieme ad altre 26 persone. Ieri, nell'aula 1 del tribunale di Pescara, è stata il turno dell'accusa, pool di Pm Bellelli e Di Florio, che ha ascoltato per ben 6 ore la deposizione del maresciallo della Guardia di Finanza Cristiano Iannone sulle indagini relative ai sui beni, possedimenti e tenore di vita di alcuni degli imputati: Sabatino Aracu e Luigi Conga.
LA POSIZIONE DI ARACU. Il maresciallo Iannone ha svolto indagini sulle proprietà del senatore Aracu: due appartamenti a Pescara, uno a Porto Rotondo, quattro attici ed un appartamento in affitto in via Crescenzo a Roma per il quale, prima dell'acquisto, veniva corrisposto un canone di locazione di quasi 6mila euro al mese, oltre alla società 3G che gestiva il call-center. E, poi anche sul "tenore di vita": tanti regali, persino un diamante acquistati nella gioielleria Cazzaniga, e quadri costosi per i quali vennero spesi cifre dai 5mila ai 35mila euro. La tesi della procura è quella di dimostrare l'attendibilità della ex moglie dell'onorevole Maria Maurizio che, in una delle precedenti udienze, aveva parlato di tangenti. Per il Pm Giampiero Di Florio quel tenore di vita non troverebbe giustificazione nelle sue dichiarazioni dei redditi non superiori, tra il 2000 e il 2008, ai 147 mila euro. La difesa - avvocato Giulia Bongiorno - nega e dice che quelle dichiarazioni sono solo il frutto di «odio e rancore».
LAVITOLA E DE GREGORIO. Il finanziere ha fatto i nomi di Valter Lavitola, già direttore dell'Avanti, e del senatore Sergio De Gregorio, eletto con l'Idv ma poi uscito dal partito di Di Pietro, in merito all'acquisto di una partita di computer per il call center del senatore Sabatino Aracu. In un'agenda sequestrata all'imputato c'erano appunti sui presunti incontri tra i tre e tra Aracu e Santo Antonio Bifano, ragioniere della società Ssp-Servizi e soluzioni Professionali, dove lavorava la sorella di Lavitola. Stando agli accertamenti della Procura, la 3G acquistò una partita di computer dalla Ssp per un costo di un milione e 200mila euro mentre il valore della merce si sarebbe aggirato solo sui 100mila euro.
CAPITOLO CONGA. L'ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, è stato vittima di un curioso, quanto spiacevole, episodio di violazione della privacy. Durante il dibattimento sulle possibilità patrimoniali e finanziarie dell'imputato, oltre che sul suo tenore di vita, il legale Valentini ha chiesto al maresciallo di datare l'inzio della relazione dell'imputato con Serena Pamanella (chiamata a testimoniare, si avvalse della facoltà di non rispondere perché coinvolta in un procedimento corollario) per smontare la tesi dell'accusa. La risposta del lugotenente è stata circostanziata da un dettaglio piaccate. «Su un pc sequestrato - dice Iannone - abbiamo trovato un dile contenente foto che ritraggono i due (era il luglio del 2007) durante un rapporto sessuale». A quel punto si è scatenato il putiferio ed il presidente del Collegio giudicante, Carmelo De Sanctis, ha chiuso l'udienza rinviando il controesame del finanziere al prossimo venerdì.
Marco Beef