“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Soldi cash. Come li avete fatti?
Prosegue la lotta ai patrimoni illegali: in un conto postale, intestato a una famiglia rom, c'erano 130mila euro
SEQUESTRATI 130 MILA A FAMIGLIA ROM. La Guardia di Finanza di Pescara ha sequestrato disponibilità finanziarie per 130mila euro circa, detenute su tre conti correnti dai componenti di una nota famiglia rom, residente in città, privi di occupazione.
NESSUN LAVORO MAI SVOLTO. I destinatari del provvedimento di sequestro, nonché i loro familiari, come hanno accertato i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pescara, non risultano avere mai svolto alcuna attività lavorativa e, conseguentemente, non hanno mai presentato dichiarazioni dei redditi al fisco al cui cospetto sarebbero dei perfetti sconosciuti se non si fossero presentati per richiedere il numero di codice fiscale, necessario per l’apertura di un rapporto bancario e, con ogni probabilità, anche per ottenere qualche prestazione sociale agevolata, quali assegni per indigenza.
NOMI NOTI ALLA GIUSTIZIA. Per contro, allo Stato ed in particolare al casellario giudiziale, i loro nomi erano ben conosciuti, posto che a loro carico esistono diversi pregiudizi penali tanto con riguardo al traffico di sostanze stupefacenti quanto a reati predatori. Del resto, nei confronti dello stesso clan, già nello scorso mese di maggio, le Fiamme Gialle pescaresi avevano sottoposto a sequestro altri due conti correnti per complessivi 120mila euro ed una Volkswagen Golf.
CONFISCA PREVENTIVA. Anche in questo caso l’istituto giuridico applicato è quello del sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. che è finalizzato alla successiva confisca per quei beni ovvero altre utilità di cui non si riesce a giustificare la legittima provenienza (art. 12 sexies della L. nr. 356/1992). Il provvedimento emesso dal Tribunale di Pescara – Sezione penale – su richiesta della locale Procura della Repubblica è stato adottato dopo che la Guardia di Finanza ha rilevato l’anomala operatività dei conti correnti rapportata alle capacità reddituali nulle dei titolari dei rapporti.
Reda Inde