“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
"Smetto di cantare": Umberto Palazzo annuncia il ritiro
Il rocker si augura "di riuscire a organizzare un piccolo giro di concerti d'addio nel corso della prossima stagione indoor e della prossima estate"
UMBERTO SI FERMA. Il rocker vastese Umberto Palazzo ha annunciato su Facebook il suo ritiro dalle scene, per lo meno in veste di cantante: "Il 2015 - scrive - sarà il ventesimo anno di attività ufficiale del Santo Niente (anche se la storia è iniziata un po' prima) e sarà anche il suo ultimo anno di vita. Ci sarà modo di parlarne a lungo, ma, con tutta la tranquillità e l'accettazione del mondo, con la massima serenità va detto che la mancanza d'interesse nei confronti del progetto e dell'ultimo album rende insensato il dispendio d'energie necessario per tenere operativi a tempo indeterminato la band e un bel live show che purtroppo pochissimi hanno potuto vedere (e che è piaciuto moltissimo a chi lo ha visto). Altrettanto insensato è mettere in cantiere un nuovo album".
GLI ULTIMI CONCERTI E POI STOP. Palazzo quindi si augura "di riuscire a organizzare un piccolo giro di concerti d'addio nel corso della prossima stagione indoor e della prossima estate. Dopo smetterò di cantare e mi dedicherò ad altri progetti musicali che nulla avranno a che fare con il rock italiano. E' una decisione che non mi fa soffrire e che mi libera da un enorme peso, quello di propormi come frontman, cosa che ho sempre vissuto con un certo disagio".
UN VERO PECCATO. Ciò che mancherà di più a Palazzo "saranno i grandi momenti in sala prove e on the road con Stonino LilBrosky Bosco, Federico Babdel Sergente e Lorenzo Conti (siete grandissimi, il Santo Niente migliore che ci sia mai stato) ma magari no, perché non è detto che non si continui a suonare insieme. Io lo spero. E' escluso il ritorno come Umberto Maria Palazzo". Finisce così un grande percorso artistico che però, purtroppo, non ha avuto la visibilità che avrebbe meritato. Peccato.
Federico Di Sante