“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Siria. Assad parla in Tv
Il dittatore siriano ringrazia Cina, Russia e Iran e annuncia «non negozieremo con chi usa la violenza»
SIRIA. IL MESSAGGIO DI ASSAD. Da marzo 2011, quando è iniziata la rivolta contro il regime di Bashar Al Assad, sono morte oltre 60mila persone. Un conflitto ferocissimo tra fratelli dello stesso sangue che da gennaio 2013 ha assunto una escalation pericolosa: uccise sotto i bombardamenti e giustiziate in una fossa comune oltre 200 siriani. Da più parti si chiede l'intervento dell'Onu allo scopo dei fermare le violenze ma c'è chi dice no. I motivi sono di natura geopolitica. La Siria è, infatti, vicina sia all'Iran che a Israele. Poco fa il presidente siriano è comparso nella Tv di stato per una conferenza stampa: è la seconda volta da novembre scorso. «Non possiamo - ha detto - aspettare che altri trovino una soluzione per la Siria e non negozieremo con chi usa la violenza e con chi è dietro a questi fantocci». Il riferimento, inequivocabile, va a chi avrebbe armato i ribelli. In diretta Tv Assad ha ringraziato Russia, Cina e Iran ed ha fatto appello alla mobilitazione nazionale per combattere contro gli estremisti. Assad ha annunciato la «creazione di una "conferenza nazionale per redigere una nuova Costituzione, un nuovo governo e un'amnistia.Dialogo per fermare le operazioni militari».
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