“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sindacati vs Faraone: “Creare un clima di collaborazione è più difficile che minacciare”
Cgil, Cisl e Uil criticano il governatore Luciano D’Alfonso che ha annunciato per i funzionari "pubblico biasimo attraverso manifesti" in caso di ritardi
LUCIANO E IL PUBBLICO BIASIMO. “Il presidente della Regione Abruzzo dichiara in consiglio regionale, relativamente alla realizzazione delle opere previste nel Masterplan, che in caso di ritardi è previsto “per i funzionari pubblico biasimo attraverso manifesti”. Detto da chi, per ruolo istituzionale e potere decisionale, organizza gli uffici e affida incarichi e obiettivi di lavoro, è paradossale, autoritario e un po' infantile”. Rita Candeloro (Cgil Fp), Vincenzo Traniello (Cisl Fpl) e Alfiero Di Giammartino (Uil Fpl) si dicono “stupefatti e indignati” e non ci stanno, prendendo duramente posizione contro il governatore Luciano D’Alfonso.
"MA QUESTO E' UN AUTOGOAL". Secondo i sindacati, “la minaccia della pubblica gogna sembra proprio un autogol” perché “i dirigenti e i dipendenti di ogni Ente pubblico hanno partecipato a concorsi, possedendo titoli tali da permettere loro di assumere l'incarico; inoltre lo “spoil system” permette agli organi politici di scegliere le figure di vertice della amministrazione come segretari generali o capi dipartimento, tanto che la norma prevede la cessazione automatica degli incarichi di alta e media dirigenza nella pubblica amministrazione passati 90 giorni dalla fiducia al nuovo esecutivo”. Poiché anche D’Alfonso ha “legittimamente scelto lo staff con cui realizzare gli obiettivi posti, supponiamo con la fiducia e la stima che permettono un buon andamento dell’amministrazione regionale”, Cgil Cisl e Uil ritengono come minimo contraddittoria questa uscita del Faraone.
“E’ invece essenziale – aggiungono i sindacati – la progettazione e l’organizzazione degli uffici alla luce delle nuove funzioni oggi regionalizzate e dei servizi da erogare a cittadini e imprese. Come sindacati pensiamo che sia davvero il momento di assumere questa responsabilità, con autorevolezza, non autorità. Riorganizzare gli uffici e le funzioni regionali, formare costantemente il personale, attenendosi alle norme, su questo occorre confrontarsi. Creare un clima di leale collaborazione forse è difficile, ma ottiene più risultati che minacciare”.
Nicola Chiavetta