“Simone Weil sta ancora aspettando di essere omaggiata da Pescara”

Lettera ‘aperta’ al primo cittadino di Pescara Carlo Masci da un cittadino pescarese e lettore di AbruzzoIndependent.it

“Simone Weil sta ancora aspettando di essere omaggiata da Pescara”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera ‘aperta’ indirizzata al sindaco di Pescara Carlo Masci da un cittadino pescarese e lettore di AbruzzoIndependent.it in merito alla questione della strada da dedicare a Giorgio Almirante.

Ecco cosa scrive:

“Gentile Signor Sindaco,

 

sono uno dei tanti cittadini della nostra comunità, e Le scrivo questa “lettera aperta” per condividere alcune considerazioni.

Circolano informazioni secondo le quali l'Amministrazione Comunale di Pescara dovrebbe dedicare una via a Giorgio Almirante. I morti non fanno più male ; personalmente spero siano tutti felici, anche perché prima o dopo il regno delle ombre ci accoglierà tutti.

I morti non fanno più male, ma possono indicare una via ai vivi. E dobbiamo stare attenti tutti, quando indichiamo ai vivi i valori per i quali vivere.

Se dedichiamo una via della nostra città a Giorgio Almirante, la stiamo dedicando ad un ”uomo solo al comando”. Non potendo onorare il massimo rappresentante di un'epoca, la dedichiamo ad un suo delegato. Credo che così verrebbe interpretata questa dedica.

E lo faremo proprio adesso che noi tutti stiamo verificando i disastri che vengono realizzati dalle comunità che valorizzano l'uomo solo al comando. C'è quasi sempre una guerra dietro l'arroganza di un uomo che si illude di riassumere in sé tutta una collettività. 

Nello stesso tempo sono stupito del fatto che la stessa Amministrazione Comunale che vuole dedicare una via a Giorgio Almirante, non riesce ad onorare una Delibera decisa alla fine della precedente Amministrazione, per dedicare una via della nostra città a Simone Weil.  

Simone Weil è stata una delle menti più profonde del secolo scorso. Ha dedicato la sua brevissima esistenza all'amore per gli ultimi, alla pace tra i popoli : alla verità.

Eppure questa Amministrazione non riesce ad onorare un impegno che non avrebbe onorato solo la Weil, ma soprattutto la nostra città. Nonostante io Le abbia scritto una precedente lettera per ricordarLe questo impegno assunto anni fa dalla nostra collettività.

Dopo i disastri del fascismo, la nostra comunità ha bisogno di riconciliazione. Ma forse questa riconciliazione dovrebbe avvenire nel nome di chi ci ha regalato la democrazia, non nel nome di chi ce l'ha tolta.

Sinceri auguri di buon lavoro.

 

Tino Di Cicco”