DIFENDIAMO IL TERRITORIO - Non si può assistere passivamente all’occupazione militare della Val di Susa: questo è evidente. Non centrano nulla i poliziotti che sono li a svolgere il proprio lavoro, spesso in condizioni impossibili, ma se c'è una protesta così forte un motivo ci deve pur essere. E lasciamo perdere i soliti discorsi sul fatto che gli ambientalisti non volgiono fare mai nulla: la Tav è e resta una follia inutile e costoso. Noi di Abruzzo Independent non siamo nessuno ma ci affidiamo alle parole di un grande uomo, oltre che libero pensatore, Erri De Luca , per esprimere la nostra vicinanza ai manifestanti ed a Luca Abbà. "Voi non siete gli indiani d’America, scacciati dai vostri pascoli dallo sterminio dei bisonti e dalla posa di una via ferrata. Voi siete i legittimi eredi di una terra aggredita da interessi estranei, che vogliono asservirla. Voi non siete i nemici del progresso ma l’avamposto di una nuova speranza di progredire insieme al proprio suolo", così il grande scrittore ha scritto sul suo profilo facebook.
L'ABRUZZO C'E' - La Val di Susa è lontana dall'Abruzzo, ma non per questo va lasciata da sola perchè conosciamo bene cosa vuol dire l'aggressione del territorio. "Noi abruzzesi - ha scritto Maurizio Acerbo - abbiamo lottato per anni per difendere il nostro Gran Sasso dal Terzo Traforo, mega-opera che presentavano come indispensabile e di cui ora nessuno sente la mancanza.
Siamo tante volte scesi in piazza per dire no alla petrolizzazione del nostro territorio e del nostro mare, sappiamo che al Ministero delle Infrastrutture sono stati capaci di progetti assurdi come la diga del porto di Pescara.Per questo diciamo che il movimento No TAV non difende soltanto un territorio da un progetto devastante sul piano ambientale. Chi si oppone alla TAV sta difendendo la democrazia reale, il diritto dei cittadini a non vedersi espropriato il diritto di dire la propria su scelte strategiche che li riguardano".
LA LOTTA DEI VALSUSINI - Senza la lotta dei valsusini in Italia non si sarebbe mai aperto un dibattito pubblico su un’opera che ha costi giganteschi per la collettività nazionale. La Val di Susa lotta anche per noi. Governo e media vogliono ridurre la battaglia NO TAV a una questione di ordine pubblico perché diventa ogni giorno più evidente l’insostenibilità economica dell’opera. "Noi abruzzesi - ha proseguito il consigliere di Rifondazione - ben conosciamo le conseguenze sul sistema dei trasporti di concentrare gli investimenti sulla TAV: smantellamento e riduzione progressiva delle ferrovie come servizio per i cittadini, pochi e scassati treni per i pendolari, azzeramento delle corse notturne, l’isolamento dell’Abruzzo, niente finanziamenti per ammodernare la linea Pescara-Roma ecc". E’ indecente che si spendano 35 miliardi di euro quando si tagliano assistenza sociale, fondi per disabili, scuola, sanità, cultura e pensioni. E’ indecente che con le grandi opere si foraggino i soliti grandi gruppi che controllano l’informazione e si comprano la politica mentre sono fermi in tutta Italia i lavori pubblici e le piccole aziende affogano senza credito.
I FIRMATARI DELLA MANIFESTAZIONE - Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC, Renato Di Nicola, Abruzzo Social Forum, Augusto De Sanctis, WWF, Corrado Di Sante, PRC, Viola Arcuri, PRC, Antonella Agostini, LAV, Mario Boyer, direttivo reg.CGIL, Ettore D’Incecco, Cobas, Francesca Delfino, Pax Christi, Piero Nicola Di Girolamo, Università Teramo, Angelo, D’Alonzo, Mandorlo, Luzio Nelli, Legambiente, Marco Lozzi, Jonathan, Cam/Jorg, Deposito dei segni, Fabrizia Arduini, WWF/costituente Costa Teatina, Brigate di Solidarietà Attiva, Tonino D’Orazio, Socialismo 2000/Fds, Tusio De Iuliis, Aiutiamoli a Vivere, Loredana Di Paola, Marelibero, Francesco D’Agresta, PRC , Luca Rossi – Giovani Comunisti ,Federico Vernarelli – Collettivo studentesco Pescara, Renato Procacci, direttivo reg. CGIL
Il (sub)direttore