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Si puo' ottenere la cessione del quinto con un contratto a tempo determinato?
La cessione del quinto dello stipendio e' una forma di prestito a cui sempre piu' persone fanno ricorso, perche' presenta numerosi vantaggi rispetto ai classici mutui o altre tipologie
SI PUO' OTTENERE LA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO CON UN CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO? La cessione del quinto dello stipendio è una forma di prestito a cui sempre più persone fanno ricorso, perché presenta numerosi vantaggi rispetto ai classici mutui o altre tipologie di finanziamento.
Si tratta di un modo facile e rapido per fa fronte a spese improvvise e necessità di liquidità anche da parte di coloro che hanno avuto, in precedenza, problemi di affidabilità creditizia.
Con la cessione del quinto il prestito ottenuto viene restituito attraverso una trattenuta in busta paga pari (e non superiore) al 20% (un quinto per l’appunto) dello stipendio netto mensile e non può avere una durata superiore a 120 mesi (10 anni), come specificato qui nel dettaglio.
Alla cessione del quinto, che è un finanziamento non finalizzato (cioè non è necessario specificare il motivo per il quale si richiede tale prestito) possono accedere i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e i pensionati
Tra i contratti di lavoro subordinato accettati per la cessione del quinto ci sono anche quelli a tempo determinato, una caratteristica che sta influendo non poco nel successo di questa particolare forma di credito al consumo.
Dato che il rimborso delle rate del prestito avviene direttamente detraendole dalla busta paga, la cessione del quinto per i lavoratori con contratto a tempo determinato non è detto che sia accettata da tutte le aziende ma, si tratta di casi sporadici via via in diminuzione dato che la quantità di contratti di lavoro diversi dal tempo indeterminato è comunque in crescita.
Quando si ottiene il prestito, infatti, è proprio il datore di lavoro a trattenere la rata mensile del finanziamento dallo stipendio e un contratto di lavoro a tempo determinato, solitamente ha una durata che non permette di usufruire appieno di tutte le potenzialità della cessione del quinto.
Difatti il requisito necessario per ottenere il prestito è che la durata del finanziamento non sia superiore alla durata del contratto di lavoro, in modo da evitare possibili insolvenze e arrivare all’estinzione del prestito prima della conclusione del contratto di lavoro.
Se si volesse fare un esempio concreto di cessione del quinto per un contratto a tempo determinato con una busta paga di 800,00 euro al mese, magari della durata di tre anni, la rata mensile del prestito concesso trattenuta direttamente sullo stipendio non può superare 160,00 euro, con la durata del prestito stesso che deve esaurirsi entro i 36 mesi.
È ovvio che in questi casi la somma concessa in prestito non potrà essere molto elevata, ma comunque sarà sufficiente per far fronte a spese come l’acquisto di un’auto, piccoli lavori di ristrutturazione della propria casa o arredamento della stessa, senza dimenticare la possibilità di togliersi qualche sfizio finanziando una vacanza con la cessione del quinto.
Queste caratteristiche di “rientro sicuro” dal prestito rendono la cessione del quinto dello stipendio utilizzabile anche dai cosiddetti lavoratori precari anche perché, all'atto della stipula del contratto (sia nel caso di lavoratori a tempo determinato e indeterminato), colui che richiede il prestito è obbligato a sottoscrivere una polizza assicurativa necessaria a coprire il rischio vita e di impiego che potrebbero portare all’insolvenza.
Sarà quindi l’assicurazione a risarcire la rate di prestito non ancora versate nell’eventualità di decesso del contraente oppure di perdita del lavoro.
Redazione Independent