“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sgombero del Mercato etnico, Sel: "Oggi è una brutta giornata"
Il partito interviene dopo l'episodio di questa notte. E pensare che il sindaco, incontrando i senegalesi nell'ottobre 2014, aveva dichiarato: "Abbiamo aperto un dialogo". Scì, na' freca!
E' UNA QUESTIONE POLITICA. Come spesso accade, a Pescara qualsiasi situazione si trasforma in polemica e, soprattutto, in occasione di scontro politico. E' il caso dello sgombero del mercatino dei senegalesi, avvenuto questa notte. Le contrapposizioni ormai si sprecano: Forza Nuova contro Rifondazione Comunista, il Collettivo Studentesco (in quota progressista) contro l'amministrazione di centrosinistra, e ora, come se non bastasse, anche Sel che attacca i suoi alleati del Pd, prefigurando una possibile crisi di maggioranza. Tutto questo mentre i senegalesi "cacciati" non sanno dove andare.
"Oggi è una brutta giornata - dichiarano Roberto Ettorre, Daniele Licheri, Daniela Santroni e Ivano Martelli - I senegalesi hanno dato prova di essere una comunità civile e integrata e questa notte lo hanno ribadito. Per questo ci sentiamo di ringraziare la comunità senegalese per il senso di responsabilità mostrato pur avendo dovuto subire un provvedimento coercitivo come lo sgombero dell'area. Già 9 mesi fa siamo intervenuti per scongiurare lo sgombero e studiare con l'amministrazione il percorso per realizzare il mercato etnico e dell'integrazione. Riteniamo che quanto successo questa notte abbia aperto una ferita profonda nella città di Pescara, una città che ha sempre dimostrato un grande senso di solidarietà. A questo punto non è più possibile rinviare la soluzione. Abbiamo perso tempo inutilmente, ma a pagarne le spese sono le famiglie dei senegalesi che da oggi non sanno più come e dove lavorare. Un percorso si è bruscamente interrotto: adesso tocca all'Amministrazione Comunale e alla politica tutta riannodare i fili della fiducia con la comunità senegalese. Lo sgombero di questa notte è per noi un fatto profondamente ingiusto. Sia ben chiaro - conclude Sel con quello che sembra un vero e proprio monito a Zagat e soci - Noi faremo la nostra parte come sempre e fino in fondo".
QUANDO ZAGAT INCONTRAVA I SENEGALESI. Era il 7 ottobre 2014 quando si svolgeva in Comune, a Pescara, un primo incontro fra l’amministrazione e l’Associazione dell’etnia senegalese in merito al mercato etnico dell’area di risulta. Sembrava un'apertura, e invece - con il senno di poi - si è rivelata solo una boutade.
“Abbiamo convocato i rappresentanti dei senegalesi perché abbiamo bisogno di pensare insieme al futuro del mercato etnico che si trova nell’area di risulta – dichiarò il sindaco Alessandrini – Com’è noto abbiamo intenzione di sistemare al più presto l’area, trovando una destinazione che rispecchi il potenziale del luogo e le aspettative della città. Alla luce di tutto questo abbiamo voluto aprire un dialogo diretto con gli operatori senegalesi. Si tratta di un’azione che verrà fatta secondo regole e concertazione richieste dal caso. Oggi abbiamo aperto un’interlocuzione che speriamo sia proficua per tutti, perché il mercato che si trova sulle aree dell’ex tracciato va messo in sicurezza, sia per gli attuali ambulanti, sia perché le condizioni possono essere migliorate anche per i fruitori”.
Scì, na' freca, Alessandrì. Come cantava Mina, parole parole parole...
Redazione Pescara