“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sfida al manifesto più grosso
Da giorni negli spazi pubblicitari della città è in corso una guerra mediatica tra Pd e Pdl. Il parere di Di Iacovo
DI IACOVO (SEL): IMMORALE LA GUERRA DEL MANIFESTO - "La città di Pescara - afferma il consigliere comunale di SEL Giovanni Di Iacovo - è diventata teatro di una battaglia a colpi di manifesti tra il PDL di Pescara e il PD regionale. La sfida è stata iniziata dal PDL con i tristi e offensivi manifesti giganti 6x3 che inneggiavano alla cacciata dei rom, ed è poi proseguita con un tappezzamento della città con manifesti che da mesi pubblicizzano le attività (o le aspettative) dell'ammministrazione. Questo in aggiunta agli spot "staliniani" che la Giunta infligge ai bagnanti tramite la radio degli stabilimenti. Il PD regionale risponde con l'introduzione a Pescara di un formato di manifesto gigantesco, doppio rispetto ai 6x3, mai affisso prima nella nostra città. Naturalmente, condivido il contenuto del manifesto del PD sui fallimenti della Giunta Mascia, ma trovo davvero immorale, in un epoca di crisi e di impoverimento dei nostri cittadini, spendere centinaia e centinaia di euro in una sfida al "manifesto più grosso" quando ormai esistono modi per comunicare le proprie opinioni gratuiti e moderni come il web. Questo braccio di ferro a chi spende di più in manifesti - conclude Di Iacovo - è qualcosa che alimenta l'odiosa antipolitica e allontana la gente dalla partecipazione. La politica dovrebbe dare il buon esempio e avere una condotta più dignitosa rispettando le ristrettezze in cui versano sempre più persone, invece che fare sfoggio muscolare con le proprie casse di partito".
Reda Inde