“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sevel: a fine anno duecento contratti non saranno rinnovati
'Bisgona agire' così la Fiom CGIL che attacca anche la Regione Abruzzo
Doccia fredda per duecento lavoratori della Sevel di Atessa che non si vedranno rinnovare il contratto entro fine anno. La direzione aziendale lo ha comunicato alla Rsu di Fabbrica nei giorni scorsi. Immediata la reazione della segreteria provinciale di Chieti della Fiom Cgil "Ragazze e ragazzi saranno mandati a casa. Tra fermi produttivi dichiarati da un minuto all'altro, cassa integrazione senza rotazione, programmazione della produzione con personale ridotto, chiusura natalizia dal 23 dicembre al 10 gennaio 2022 e la Polonia che inizierà a produrre il Ducato, sempre dal 2022. E noi della Fiom saremmo dei catastrofisti? Cos'altro deve accadere per prendere coscienza della situazione e decidere che è ora di agire?". Così il segretario generale Alfredo Fegatelli. "Questa situazione non coinvolge solo la Sevel, ma inizierà a coinvolgere in modo pesante anche l'indotto. Come Fiom auspichiamo che le altre organizzazioni sindacali decidano seriamente e concretamente di costruire insieme un percorso unitario. Ora più che mai conclude il segretario c'è bisogno di un confronto unitario con l'azienda per capire come si deve gestire questa situazione e soprattutto iniziare ad affrontare il problema del futuro dello stabilimento a partire dall'intenzione di Stellantis di investire sul nostro territorio". La Fiom infine attacca le istituzioni regionali: "In questo contesto non è tollerabile l’ignavia della Regione che sta completamente sottovalutando il problema. La Regione deve smettere di subire il fascino degli imprenditori ed iniziare ad ascoltare i lavoratori, quei lavoratori che hanno garantito per anni un contributo fondamentale al Pil e all’export di questa regione".