“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sette opere di misericordia
Avere misericordia significa soprattutto, come recita il Vangelo (Matteo 25) dar da mangiare agli affamati,dar da bere agli assetati, ospitare i senza tetto, vestire gli ignudi, visitare gli ammalati
LE SETTE OPERE DELLA MISERICORDIA. Sbirciando qua e là su Google mi sono imbattuto in uno stupendo dipinto di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, quadro dipinto tra la fine del del 1606 e l'inizio 1607. La scena che più di tutte mi ha impressionato è quella nella quale il sommo artista rappresenta l'opera della Misericordia del "dar da mangiare agli affamati". In essa Michelangelo raffigura una donna (Pero) che allatta il vecchio padre (Cimone) In carcefre perché condannato a morire di fame. Per associazione di idee mi è venuto in mente il Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco e che si è appena chiuso alla fine de 2016, ma che per me, distante dalla religione cattolica, rappresentava solo un invito ad essere misericordiosi senza valutarne le implicazioni. Pensavo che per molti basta avere pietà del prossimo sofferente e magari commuoversi davanti alle immagini tristi che i mass media ci mostrano. Tutti ricorderanno la foto shock del piccolo profugo Aylan annegato sulle coste turche nel 2015 mentre cercava con i genitori di raggiungere l'Europa. Arrivo a pensare che perfino i fautori del "ricacciamoli in mare" come Salvini con i leghisti al seguito e perché no anche la neo mamma Meloni, i cui lunghi capelli biondi fanno intuire radici ariane, alla vista di quel piccolo riverso senza vita sulla riva del mare, abbiano fatto scorrere qualche lacrimuccia (di coccodrillo), sulle loro immacolate gote bigotte. Ma la misericordia non è questo: avere misericordia significa soprattutto, come recita il Vangelo (Matteo 25) dar da mangiare agli affamati,dar da bere agli assetati, ospitare i senza tetto, vestire gli ignudi, visitare gli ammalati e i carcerati e seppellire i morti. E chi se non i profughi che fuggono dalle guerre e dalla miseria hanno bisogno delle "sette opere della Misericordia"?.
EMPATIA E MISERICORDIA. Tornando all'opera del "dar da mangiare agli affamati", quella con Pero che allatta il Padre, ricordo di aver visto anni fa una scena analoga: una bastardina, priva di una zampa, che dopo aver portato nella sua cuccia una nidiata di gattini che miagolavano affamati, cercava di allattarli. La cagnetta non aveva più latte e i micini morirono come la loro mamma finita sotto le ruote di una macchina. Ma il loro trapasso è stato dolce e non piangevano più attaccati alle mammelle della bastardina. Allora pensavo che quel gesto istintivo fosse il riflesso dell'empatia, quel fenomeno prodotto dai cosiddetti "neuroni specchio", tipici di molti animali superiori. Oggi scopro che noi umani chiamiamo tutto questo Misericordia. Infatti qual'è la differenza tra una donna che allatta un vecchio ed una cagna che allatta dei gattini? Anzi sappiamo di animali che allattano altri animali di altra specie e perfino di animali che allattano bambini come nella leggenda di Romolo e Remo allattati dalla lupa ( "al fondo di ogni leggenda c'è la Storia" Vallet de Virville). Non risulta il contrario e cioè di donne che allattino animali di altra specie (sarebbe uno scandalo). La mia forse blasfema conclusione è che anche gli animali possono essere misericordiosi e che la Misericordia ha una dimensione che travalica il Cristianesimo che la propugna, che travalica qualsiasi religione e perfino che travalica il genere umano per assurgere ad una dimensione universale.