“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Servono calciatori
Al San Paolo finisce 5 a 1. La squadra gioca 45' minuti poi si scatena il "Matador". Le pagelle di Romanzo
Tu minacci di portare via la squadra da Pescara per un “mezzo magazzino”. Fallo pure, se ci riesci. Ma quello che mi sento di dirti, caro presidente Sebastiani, è che non mi sembra una buona idea. E, lo dico con affetto. Pensaci: con quale coraggio, poi, girerai (visto che giri) per la città di Pescara? Ovunque la porterai, questo tu lo sai, che sia San Benedetto, Genova, Madrid o dove di ti pare, sappi, noi seguiremo la squadra. Come abbiamo fatto oggi pomeriggio, a Napoli, come abbiamo fatto sempre e come sempre sarà. Ma se boutade dovesse realizzarsi e la polemica divenire realtà, caro presidente, allora noi non seguiremo più te. E, neppure la società che tu rappresenti. Al di là del bene e del male, della ragione e del torto, quello che conta (è che è sicuro) è che il Delfino non è tuo. Ma di ogni tifoso che, ogni maledetta domenica, fa dei sacrifici assurdi. E, non li spiego perché sono cose ovvie che tu conosci benissimo. Detto ciò: oggi al San Paolo c’è stato Pescara Napoli. E’ finita 5 a 1. Per 45’ abbiamo giocato a calcio!
Perin 5,5. Non para più nulla. Sono domeniche che lo diciamo. Si riscatta parzialmente solo su Cavani, ma prende gol francamente parabili. In A sono i dettagli a fare la differenza. Proviamo il “Pellizza”.
Zanon 5,5. Non sembra il giocatore dell’era Stroppa. Zunica non lo supera mai, Insigne invece sì. Si permette il lusso di regalare una “caramella” al Vichingo per il gol del Pescara. Ma è l’ottimismo che manca.
Romagnoli 5,5. Simone vs. Edison. Un duello impossibile sulla carta ma, al di là della doppietta del “Matador”, il “Leoncino” non ha deluso. Durissima giocare contro questo Napoli.
Terlizzi 5. Guida la difesa con quel fisico da mastino. Ma è troppo lento e non sembra essere essere granchè “tollerato” dagli arbitri. E’ il leader della difesa più battuta della Serie A.
Bocchetti 5,5. Molto bene nella prima fase di gara. Poi, affonda col rigore sul “Matador”, che era grosso come una casa, e l’espulsione.
Bjarnason 6. Emozioni a ”fior di pelle” quando, quest’uomo dalla chioma fluida e dalla galoppata “vichinga”, va a segnare di testa. Si procura anche un rigore lapalissiano ma l’arbitro lo gela. E’ bravo oppure no?
Togni 6. Impazziamo per questo brasiliano che sta in campo in maniera con eleganza e arguzia. Nel primo tempo fa un “figurone”, poi cambia la musica! E, non è samba!
Cascione 5,5. Duro il compito di “Capitan Giraffa”: Inler, Berhami e, a volte, anche “Marechiaro” (Hamsik).
Modesto 5,5. Il “solito” Modesto. Non sbaglia quasi nulla ma è un giocatore che non fa la “differenza”. In A ci sono i “fenomeni” quelli che superano l’avversario e creano la superiorità numerica. Per non parlare di quelli che fanno gol. Francesco è questo?
Weiss 5,5. Molto promettente durante i primi 45’ di gioco. Poi, forse si fa male e non combina più nulla. (20’ St. Capuano. Entra sul 4 a 1 per il Napoli.)
Vukusic 5,5. Non va male nel primo tempo. Difende la palla, attacca lo spazio ma non tira mai. Poi nel secondo tempo la squadra crolla e lui scompare ( 22’ St. Abbruscato. Bergodi lo mette ma è la disperazione)
Bergodi 5,5. Propone un 3-5-1-1. La squadra soffre i primi minuti ma poi trova la “quadra” e riapre la gara. Disastroso il secondo tempo. Servono uomini. Anzi, calciatori.
Romanzo