“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Senza nessuna possibilità
Un solo tiro in porta (Weiss) contro una diretta concorrente non può bastare. Le pagelle di Romanzo
PESCARA INGUARDABILE. PERSA ANCHE LA SPERANZA. Senza centravanti, senza centrocampisti e senza difensori non si può fare un campionato di Serie A. L’amara realtà è che non bastano un buon portiere e Weiss per arrestare l'inesorabile declino biancazzurro. Questa squadra, così com’è stata concepita, semplicemente non esprime una qualità sufficiente. Punto e stop. Nello scontro salvezza - il quarto consecutivo - ha fatto un solo tiro in porta. Francamente la permanenza nella crème del calcio italiano - e che crème? – non ce la meritiamo. La curva giustamente protesta, anche con una certa indifferenza. Il dito è puntato sulle scelte della società e sull'operato del Ds Daniele Delli Carri. «Dove sono finiti i soldi di Verratti?», hanno gridato gli ultrà al presidente Sebastiani. E' notte fonda in riva all'Adriatico.
Perin 6. Si diverte a parare finchè non si dispera per colpa manifesta debolezza dei compagni. Il futuro da portiere della nazionale non può nulla contro i morsi del “cobra”.
Zanon 5. Calcio significa, per lo meno, calciare il pallone e non l’avversario. Si fa ammonire in maniera incredibile mentre aveva il pallone tra i piedi e davanti una prateria. (64’ Caprari 5. Non fa nulla per meritare la maglia da titolare)
Bianchi Arce 4,5. Dicevamo del “perro malo” argentino non adatto al veloce calcio italiano. E, infatti, si fa fregare due volte dal “cobra” (Sau) che è alto 1,71 cm mentre lui è un gigante.
Bocchetti 5 Non è innocente sui gol del piccolo attaccante rossoblu.
Zauri 5. Non male il primo tempo ma nel secondo fa troppo poco.
Blasi 5. Sempre ai limiti della legalità. Ogni volta che interviene sull’avversario commette fallo. Non gioca bene. Esce tra i fischi. (76’ Vukusic 5. Sebastiani piange i 4 milioni spesi per questo attaccante)
D’Agostino 4,5 Gioca 15 minuti. Si fa male subito all’inguine per un tiro in porta dopo una bella sponda di Caraglio. Pazzesco. (49’ Bjarnason 5,5. Dà un po’ di vivacità al gioco. Ma fa poco.)
Rizzo 5,5. A combattere combatte ma poi quando si tratta di “fabbricare” gioco cominciano i guai. Fallisce clamorosamente una buona occasione.
Celik 5,5. Il “curdo” con passaporto norvegese prova alcune “giocate” alla Cristiano Ronaldo senza successo.
Weiss 6. Il plutonio nel piede destro ma, come al solito, si spegne nelle ripresa. Purtroppo gli si spegne pure il cervello e si fa cacciare.
Caraglio 4,5. Inguardabile come tutti i centravanti che si sono alternati finora nel ruolo di prima punta.
Bergodi 5. E’ vero che in campo ci vanno i giocatori ma la sua è una squadra priva di alcuna trama offensiva.