“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sebastiani velenoso sulla città: «Molti prenditori, pochi imprenditori»
Il presidente del miracolo (la promozione in A) continua a tirare la carretta da solo. Ma dove sono gli eroi di Pescara?
SEBASTIANI CERCA SOCI PER COMPIERE IL MIRACOLO: DOVE SIETE? Per chi è della città le parole di Daniele Sebastiani, presindente del Delfino Pescara 1936, non suonano affatto strane. L'abbiamo incontrato ieri, in grande forma, sorridente, mentre entrava nell'ufficio di un noto notaio nel cuore dell'urbe. E, dopo averlo salutato "Presidente come va?" ci ha risposto, come al solito, in maniera sornione: "Qui è pieno di prenditori e pochi imprenditori". Insomma il riferimento, manco tanto velato, ai "chiacchieroni" che pullulano nel capoluogo adriatico non era purament casuale.
Sebastiani, è noto ed inconfutabile, da tre anni insieme ai soci tira la carretta di un giocattolo dispendiosissimo, soprattutto se non ci hai saputo fare ovvero hai speso male per arricchire il patrimonio della società: cioè i calciatori. Non stiamo parlando degli affari (Verratti e Quintero) ma dei flop Vukusic che hanno esposto le casse della società in maniera importante. "Per dare un futuro sereno alla nostra compagine - ha ricordato il presidente all'ottimo Massimo Profeta - abbiamo bisogno che qualcuno si faccia avanti". E i russi? Gli arabi? Che fine hanno fatto?
Al momento le piste straniere sono le uniche che potrebbero dare qualche soddisfazione visto che, se ti guardi intorno, in Abruzzo, puoi scorgere solo una valle di lacrime e sangue.
Romanzo