“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Se Lisbona non è nè Pescara nè Montesilvano
Chissà perchè in Abruzzo appare sempre tutto difficilissimo da fare, quando altrove l'impressione è esattamente l'opposto
MEDITATE, GENTE. A volte andare in giro, viaggiare, uscire semplicemente dai confini dell'Abruzzo aiuta. Si vedono nuove cose, si scoprono prospettive tanto inedite quanto interessanti, e ci si rende conto - ahinoi - di quanto questa terra in cui abbiamo scelto di abitare sia talvolta troppo piccola, non certo dal punto di vista territoriale quanto da quello della mentalità. Senza voler fare a tutti i costi i radical chic della situazione, vogliamo brevemente raccontare la nostra esperienza. In occasione del Capodanno abbiamo avuto modo di visitare Lisbona, capitale europea vera e propria, mica "pseudo città che si vuole mostrare chissà che" come Pescara o Montesilvano. E lo diciamo senza l'intento di disprezzare queste due città abruzzesi, ma cercando piuttosto di spingere a una riflessione.
LISBONA SI', NOI NO. La capitale del Portogallo si muove ogni giorno ovunque sui tram che arrivano a sfiorare persino le porte delle abitazioni nei quartieri più caratteristici come Alfama. Niente di più semplice. Perché, invece, da noi stiamo attendendo da decenni la conclusione di un'operetta pubblica, facile ma anche costosissima, e progettata così così perchè è troppo breve il tragitto sulla Strada Parco dal Warner Village per risolvere il problema dell'inquinamento, del traffico urbano e della vivibilita' del cittadino dell'area metropolitana? Chi conosce la risposta vera a questo quesito? Noi un'idea ce l'abbiamo, ma preferiamo tenercela perchè intorno al progetto della Filovia 'nostrana' ci sono ancora tante ombre che non ci sono chiare, e temiamo che il tutto tenda a perdersi negli interessi di troppe lobbies che sono entrate in gioco dagli anni '90 ad oggi.
E DAI, REALIZZIAMOLA! La foto che abbiamo scattato a Lisbona (e che riportiamo qui sopra in calce all'articolo) mostra in maniera inequivocabile cosa succede quando si realizzano filovie che funzionano e che sono anche affascinanti da vedere. Quelle stesse filovie che noi non riusciamo a concretizzare nonostante i milioni di euro spesi per qualche palo e per mezzi di trasporto che oggi, ormai, non sono più buoni. Chissà perchè in Abruzzo appare sempre tutto difficilissimo da fare, quando altrove l'impressione è esattamente l'opposto. Alla faccia della Regione facile (appunto) e veloce.
Marco Le Boeuf