Scoperta maxi evasione sui carburanti da 9 milioni di euro

Nel mirino dell’Ufficio Dogane di Pescara anche una società che ha sede a Teramo. Cinque le regioni coinvolte

Scoperta maxi evasione sui carburanti da 9 milioni di euro

Ancora una maxi inchiesta per evasione fiscale. Stavolta a scoprirla sono gli addetti dell’ Ufficio delle Dogane di Pescara i quali, nell'ambito di verifiche e accertamenti in materia di frodi nel settore dei carburanti per autotrazione, hanno individuato un'evasione di accise per 6.5 milioni di euro e di imposta sul valore aggiunto per 2.5 milioni di euro, per un totale di oltre 9 milioni di imposte evase e una penalità minima per la società superiore a 19 milioni di euro. Ovviamente toccherà alla giustizia mettere un punto su questa vicenda, che interessa le casse pubbliche dello Stato e quindi dei cittadini, ma intanto la macchina giudiziaria è stata messa in moto. Secondo quanto appreso le attività di indagine sono scaturite a seguito di un controllo effettuato, nel 2021, su un deposito commerciale di carburanti con sede operativa nella provincia di Teramo che, in un arco temporale di tre mesi, aveva effettuato numerose false cessioni di gasolio per autotrazione per oltre 2 milioni di litri di prodotto.

L’inchiesta interessa finora cinque diverse regioni sul territorio italiano ed è stato individuato il coinvolgimento di un'ulteriore società "cartiera" (impresa che emette fattura per operazioni inesistenti), con sede legale a Roma e rappresentata da un prestanome residente a Napoli, responsabile di aver emesso false fatture di cessione di carburante mai acquistato, per oltre 14 milioni di euro.

Il risultato è stato raggiunto mediante accertamenti sul campo, tramite un'approfondita analisi dei dati estratti dalle banche dati interne all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l'acquisizione di documentazione dall'Agenzia delle Entrate, elementi che hanno messo in evidenza una consolidata attività fraudolenta in materia di Iva e accise.