“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Scontro Di Mattia-Maragno
Elezioni Montesilvano - I balneatori della Fiba chiedono l'approvazione del piano spiaggia da cinque anni
INFIAMMA LA CAMPAGNA ELETTORALE - Soltanto ieri il candidato sindaco del "Polo per l'Alternativa", Francesco Maragno, con una stoccata lanciata al suo avversario politico, Attilio Di Mattia, aveva innalzato la tensione di questa campagna elettorale, finora abbastanza pacata. L'accusa, condita con tanto di battuta piccante («le proposte del candidato del centrosinistra Attilio Di Mattia fanno spesso sorridere») riguardava l'idea di dotare di pannelli solari tutti gli edifici pubblici e scuole della Città di Montesilvano. Un'operazione che avrebbe portato un risparmio energetico ma che per l'esponente del Polo per l'alternativa avrebbe inciso in minima parte sul problema, sostenendo di voler puntare sulla sostituzione di tutti gli infissi (nelle scuole e negli Enti) per ridurre i consumi e le bollette. Oggi, invece, il clima è diverso quando si tratta di difendere gli interessi dei balneatori della FiBa ed i candidati alla poltrona di Primo Cittadino di Montesilvano sembrano pensarla alla stessa maniera.
DI MATTIA E MARAGNO CON FIBA - La protesta portata avanti dalla Fiba Confesercenti circa la mancata modifica del Piano Spiaggia del Comune di Montesilvano è condivisa da Attilio DI Mattia. «Sono pienamente d’accordo - scrive il candidato del centrosinistra - con la protesta di Fiba Confesercenti sulla mancata modifica del Piano Spiaggia del comune di Montesilvano. Per cinque anni gli imprenditori balneari hanno atteso un nuovo piano spiaggia che regolasse la loro attività. Un’attività di cui vivono centinaia di famiglie alla quale l’amministrazione Cordoma non è riuscita a dare una risposta, dimostrando per l’ennesima volta la propria incapacità a governare una città come Montesilvano». Sulla stessa lunghezza d'onda è il pensiero di Francesco Maragno, il quale ha spiegato che «la Giunta Cordoma aveva fatto sempre promesse su questo piano. E ora, a distanza di 5 anni, le oltre 40 imprese balneari non hanno ancora avuto risposte- ha continuato il candidato sindaco. Tutto ciò sta a rappresentare l'ennesima disattenzione dell'amministrazione uscente rispetto a problematiche fondamentali per una città a vocazione turistica, che mette in crisi tutte quelle famiglie - ha concluso Francesco Maragno - che dalla gestione degli stabilimenti balneari traggono la primaria fonte di sostentamento».
Redazione Independent