“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Scontri a Roma. Cinque arresti
Alle prime ore dell'alba il blitz della Digos a Teramo e Mosciano. Altre 11 persone denunciate in provincia
SCONTRI A ROMA: CINQUE ARRESTI - Alle prime ore dell'alba il personale della Digos (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) e Carabinieri del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) di Teramo e Roma hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP di Rom,a nei confronti di soggetti resisi responsabili dei gravissimi reati indicati commessi nel corso della manifestazione degli "indignados". I fatti risalgono al 15 ottobre 2011 quando nella Capitale scoppiò il putiferio con scene di violenza e guerriglia urbana che hanno fatto il giro del mondo
GLI ARRESTATI - Sono così finiti oggi agli arresti domiciliari: Davide Rosci, 30 anni di Teramo; Marco Moscardelli, 33 anni di Mosciano Sant’Angelo; Mirco Tomassetti, 30 anni di Mosciano Sant’Angelo; Mauro Gentile, 37 anni di Ancona; Cristian Quatraccioni, trentatreenne di Mosciano Sant’Angelo.
LE ACCUSE DELLA PROCURA - Gli indagati, insieme ad altri soggetti, si sarebbero resi responsabili di atti di vera guerriglia urbana in Piazza S. Giovanni in Laterano, culminati nell’assalto e incendio del blindato dei Carabinieri. In quella circostanza l'autista, il carabiniere Tartaglione, si salvò per miracolo. Poi, ancora: lancio di sassi, bottiglie, mazze sempre con parte del viso mascherato. Ciò però non è bastato per impedire la loro identificazione a cui si è giunti, dopo un'attenta e meticolosa attività d’indagine, attraverso la visione attenta di filmati e foto messi in rete da privati, elaborati dalla stampa e dalle Forze di Polizia in servizio nel corso della manifestazione. Durante le perquisizioni presso le abitazioni sono stati sequestrati molti indumenti indossati in quel 15 ottobre di follia. Un altro violento, R.R. di Mosciano S. Angelo, è stato denunciato per le violenze commesse. Altri due arresti domiciliari, sei provvedimenti di obbligo di firma e 11 denunce a piede libero per altrettanti violenti dimoranti in altre province.
Redazione Independent