“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Schiavi solo della maglia
Cala il sipario sul meraviglioso Pescara di Zeman che vince la Serie B-Win. In 20mila in lacrime gli gridano «Resta, Resta!»
ADRIATICO: ULTIMO ATTO - Concedeteci un pò di sana, lucida, follia. Quest'anno abbiamo avuto le visioni, le apparizioni, chiamatele come vi pare. Tutto quello che è successo nella stagione cadetta 2011/12 è difficile da razionalizzare. Tra anni, quando lo racconteremo ai nostri figli, essi non ci crederanno. «Non è vero. Impossibile. Davvero il Delfino Pescara 1936 ha giocato il miglior calcio d'Europa?», vi risponderanno loro sgranando gli occhi increduli. Eppure il primo campionato di Serie B-Win vinto dal Pescara sarà, per sempre, un'esperienza irripetibile. Basta leggere i numeri: 83 punti, 26 vittorie, 4 pareggi e 11 sconfitte. Le reti? Ne abbiamo fatte una marea, almeno il triplo degli altri. Per 90 volte - avete capito bene? Novanta! E solo in 42 partite - abbiamo urlato al cielo GOOOOL. La nostra fede è stata ripagata più del dovuto. Ogni domenica all'Adriatico la messa del reverendo Zeman era un'esperienza catartica. Abbiamo ritrovato la via (chi siamo, cosa eravamo e come vorremmo essere). Qualcuno si è persino convertito: da galeoniano ossequioso a zemaniano ultraortodosso. Eppure, nonostante la festa di ieri, c'era qualcosa che non andava. Concedetecelo! Ormai lo sapete che - noi di Abruzzo Independent - siamo fatti così. e gli interrogativi sono inevitabili. Quando potremo rivedere emozioni simili? Avremo altre chances? Potremmo superare la possibile dipartita del nostro reverendo (Zeman). E chi dopo di lui? Eh, Va bene! Ormai lo saperte che - noi di Abruzzo Independent - siamo incontentabili. Durante la festa ci accorgiamo che tutto questo non si ripeterà mai più. Che questo meraviglioso giocattolo verrà smantellato e ciò ci fa stare male. Esce il capitano Sansovini. Tantissimi applausi. Poi, Emmanuel "Giraffa" Cascione (che non voleva uscire). Ancora applausi. Poi, tocca a Immobile (il bomber della B) per l'ultima volta. Eh, che tristezza! Vedere Insigne (miglior giovane della Serie B) e Verratti (in Nazionale) che probabilmente non saranno più insieme. Finisce la festa con la premiazione in stile Champions League. Bellissimo. Si ma ora? Abbiamo solo una certezza: che siamo schiavi della maglia biancazzura e di nessuno.
Romanzo