“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
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Operazione della Guardia di Finanza. Smascherati cinque falsi ciechi: ecco il video con le riprese ed i pedinamenti
E INVECE CI VEDEVANO BENISSIMO - Operazione della Guardia di Finanza contro le frodi. Smascherati e denunciati per truffa aggravata ai danni dello Stato cinque falsi ciechi. Schiaccianti le prove raccolte dagli uomini delle Fiamme Gialle di Pescara, che li hanno seguiti e filmati. Per lo Stato risultavano affetti da cecità assoluta, ma in realtà passeggiavano tranquillamente per la città, si districavano con disinvoltura nel traffico, salivano le scale, prendevano gli autobus (riconoscendone le corse e le relative fermate) e davano precise indicazioni a chi gliele chiedeva. Dubbi sull'operato delle commissioni mediche che hanno certificato lo stato di malattia, tuttavia, molti degli imputati, presentavano già dei disturbi visivi
L'OPERAZIONE 'MAI VISTO' - I dettagli dell'operazione 'Mai Visto' sono stati svelati questa mattina dal colonnello Mauro Odorisio. "Abbiamo avvito l'indagine per individuare percettori di pensione e di indennità, erogate dall'Inps a falsi invalidi - ha detto Odorisio ai giornalisti - prendendo in esame ben 180 fascicoli attestanti la situazione sanitaria di persone che, dal gennaio del 2005, risultavano affetti da cecità totale, con relativa assegnazione di pensione di invalidità".
RIPRESE VIDEO E PEDINAMENTI - Nel corso di un pedimento, uno dei cinque falsi ciechi (quattro uomini ed una donna, con un'età variabile dai 65 ai 70 anni), con il bastone bianco, ma senza ausilio di alcuno, si è addirittura recato presso gli uffici della Asl per ritirare un certificato: nel video si vede l'anziano controllarne addirittura il contenuto. In un altra ripresa degli uomini delle Fiamme Gialle, invece,si può osservare il falso invalido prendere tranquillamente l'autobus n.38, addirittura indicando al conducente di fermarsi per farlo salire.
REVOCA DELLE PENSIONI E DENUNCIA PER TRUFFA - Le indagini, coordianate dalla dott.ssa Mirvana Di Serio della Procura della Repubblica, hanno prodotto cinque avvisi di garanzia neoi confronti degli imputati per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. La conseguenza immediata di questo provvedimento è la sospensione delle pensioni indebitamente percepite e, qualora le responsabilità verranno dimostrate, la revoca delle medesime e la restituzione delle somme fraudolentemente percepite. La cifra recuperata dall'indagine condotta dalla Finanza si aggiura intorno ai 250mila euro: circa 50mila euro per soggetto imputato.
Marco Beef
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