“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Scende la pioggia, ma che fa!
Pescara, come altre città, mal sopportano le "bombe d'acqua". Il pericolo è l'esondazione del fiume ma nessuno se ne preoccupa
IL SOLITO SPETTACOLO BAGNATO. Niente di nuovo. Esiste da sempre. Esattamente da quando, milioni di anni fa, Dio separò il Cielo dalla Terra. Dunque, il tempo per fare e risolvere ci sarebbe stato ma noi, o meglio gli altri, ce ne siamo sempre fregati ed ora ci ritroviamo davanti il solito spettacolo: città sott'acqua (manco fossero belle come Venezia), allagamenti di negozi ed attività commerciali, danni ovunque, problemi di spostamento, traffico impazzito, incidenti, auto in panne e - udite, udite! - l'ormai consueto pericolo di esondazione del fiume Pescara. Quest'ultimo "dettaglino" sembra essere sfuggito alla memoria di tanti. Ma quando nel 1992 accadde ciò tutti gridarono allo scandalo, dopo aver pianto la morte di tre persone. Senza parlare dei danni: l'alluvione mise in ginocchio l'intera marineria pescarese.
IL PROBLEMA DEI COLLI E PORTANUOVA. Quando avviene una precipitazione straordinaria di acqua - la Protezione civile aveva diramato un bollettino pesante: «sono in arrivo violenti precipitazioni simili a delle "bombe d'acqua"» - succede che interi quartieri della Città di Pescara vengono completamente bloccati. Stiamo parlando, come al solito di Porta Nuova e dei Colli, dove il sistema fognario va in tilt al minimo scroscio temporalesco un pochino più abbondante del solito. Per non parlare della neve...
Marco Beef