“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Scende ancora l’indice di natalità in Italia
Secondo il dato dell’Istat sono e in calo anche i nati da genitori stranieri. Una situazione che rispecchia la crisi dell’ultimo trentennio
Una tragedia che continua. Stiamo parlando dell’indice di natalità nel nostro paese dove, nel 2023, sono in calo anche i nati da genitori stranieri. Lo rende noto l’Istat con un report su natalita’ e fecondita’ della popolazione residente relativa all’anno 2023. Il crescente grado di ‘maturita” dell’immigrazione nel Paese, sottolinea l’Istat, testimoniato anche dalla notevole crescita della popolazione che ha acquisito la cittadinanza italiana (circa 1,9 milioni di residenti a fine 2023), rende sempre piu’ complesso misurare i comportamenti familiari tra i cittadini di origine straniera. Le acquisizioni di cittadinanza, peraltro, riguardano collettivita’ significativamente numerose (in particolare, le donne di origine albanese, marocchina e rumena raccolgono nel solo 2023 il 35% del totale delle acquisizioni rilasciate), ossia le comunita’ che contribuiscono in modo piu’ cospicuo alla natalita’ del Paese. Fatta questa premessa, continua nel 2023 la diminuzione dei nati da genitori in cui almeno uno dei partner e’ straniero. Queste nascite, che costituiscono il 21,3% del totale, sono passate da 82.216 del 2022 a 80.942 del 2023. Dal 2012, ultimo anno in cui si e’ osservato un aumento sull’anno precedente, il calo e’ stato di 27mila unita’.
In particolare, i nati in coppia mista, che costituiscono il 7,8% del totale dei nati, si mantengono stabili nel 2023, attestandosi a 29.495 unita’. I nati da genitori entrambi stranieri che, come l’anno scorso, costituiscono il 13,5% del totale dei nati, sono nel 2023 pari a 51.447 (erano 53.079 nel 2022) e registrano nell’ultimo anno un calo del 3,1% (per i nati da coppie italiane il calo e’ del 3,9%). Nelle aree geografiche italiane la quota di nati da coppie in cui almeno un genitore e’ straniero ricalca quella che e’ stata la geografia di destinazione della popolazione straniera. Nel 2023, la quota di nati da almeno un genitore straniero sul totale e’ pari al 30% nel Nord e al 23,7% nel Centro, cioe’ nelle aree in cui la presenza straniera e’ piu’ radicata e stabile. Nel Mezzogiorno l’incidenza e’ invece molto piu’ bassa, pari al 9%. Restringendo il focus ai soli nati da genitori entrambi stranieri, la geografia rimane analoga, con intensita’ meno elevate: nel 2023 il 19,1% dei nati nel Nord e il 15,4% dei nati nel Centro ha genitori entrambi stranieri. Nel Mezzogiorno la quota e’ invece pari al 5,5%. La regione con la piu’ alta incidenza di nati stranieri rispetto al totale e’ l’Emilia-Romagna (21,9%). Tra le altre regioni del Nord, un nato su cinque e’ straniero in Liguria e Lombardia; seguono il Veneto (18,6%), il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia (17,9%). Al Centro spicca la Toscana (18,1%), mentre nel Mezzogiorno la percentuale e’ decisamente piu’ contenuta, con un minimo in Sardegna del 3,9% e un massimo in Abruzzo del 10%. Per il complesso dei nati con almeno un genitore straniero, al primo posto ci sono i nati da coppie in cui almeno uno dei genitori e’ rumeno (11.450 nati nel 2023), seguono quelli con almeno un genitore marocchino (9.943) e albanese (9.218); queste tre cittadinanze coprono il 37,8% delle nascite da coppie con almeno un genitore straniero.