“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Scandalo Bussi. Bellelli: la prova regina è una lettera del 1972
Tocca a i magistrati chiudere il processo con le richieste di condanna. Dopo sarà il turno delle arringhe dei difensori dei 19 imputati
SCANDALO DI BUSSI. IL PM BELLELLI: «SVERSATA 1 TONNELLATA DI VELENI AL GIORNO NEL FIUME». Questa mattina in Corte d'Assise a Chieti, dove è il corso il processo per il maxiscandalo di Bussi, è il turno della pubblica accusa. Il Pm Giuseppe Bellelli, quello di Sanitopoli e Rimborsopoli, ha accusato gli ex vertici di Montedison dello sversamento nel fiume Pescara di una quantità immensa di veleni. «Fino a tutti gli anni '60 il sito industriale chimico di Bussi ha sversato una tonnellata al giorno di veleni residui della produzione nel fiume Tirino».
La Procura di Pescara, durante la requisitoria, ha inoltre mostrato una lettera inviata nel 1972 dal Comune di Pescara, con la firma dell'allora assessore Contratti, ai vertici del colosso chimico Montedison. Si chiedeva l'immediata rimozione dei veleni tossici interrati nel sottosuolo poichè costituivano un grave pericolo di inquinamento concreto per le falde acquifere dell'acquedotto Giardino, che forniva l'acqua potabile a tutta la Val Pescara, e per la salute umana.
Per i Pm questa è la prova regina del processo.
Dopo le requisitorie, con le relative richieste di condanna, sarà il turno delle arringhe dei difensori dei 19 imputati accusati, a vario titolo, di avvelenamento delle acque.
Redazione Independent