“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Scandali al Palazzo di Città ed elezioni amministrative
A pochi mesi dalle elezioni il centrodestra fa quadrato sul sindaco Masci ma qualcosa scricchiola e qualche ‘testa’ rischia di essere sacrificata: Chi?
Il Sindaco Carlo Masci quando afferma che “nessuno può controllare i comportamenti dei 650 dipendenti comunali che arrivano a un migliaio con le società partecipate”, sembra non rendersi conto di quanto sia fondamentale la necessità del controllo della macchina amministrativa. L’assenza o l’inadeguatezza dei controlli interni implica quanto meno una responsabilità politica se non addirittura una responsabilità sanzionatoria da parte della Corte dei Conti. L’ex segretario regionale del Pd, il Senatore Michele Fina, fa notare che “il Sindaco e l’amministrazione non governano la città di Pescara, hanno delegato il controllo di procedure decisive per lo sviluppo alla parte dirigenziale, e non hanno vigilato sul loro operato. Sostenendo la tesi della totale separazione tra politici e tecnici, Masci prova a scansare le responsabilità, ma così facendo non fa che ammettere la propria completa irrilevanza”. Con la delirante decisione di sottoporre un test antidroga a dipendenti, Amministratori e Consiglieri comunali, il Sindaco cerca di sviare l’attenzione dall’accusa di corruzione che riguarda il suo fidato collaboratore Fabrizio Trisi che, secondo la Procura di Pescara, avrebbe persino pilotato un concorso per far assumere un paio di raccomandati nell’Azienda Pescara Servizi, società totalmente controllata dal Comune di Pescara. La tempesta che si è abbattuta sulla Giunta di Pescara, cade proprio a pochi mesi dal rinnovo del Consiglio comunale di Pescara, con l’opposizione che non si lascia sfuggire la ghiotta occasione per sparare ad “alzo zero” sull’Amministrazione comunale chiedendone le dimissioni. Dal canto suo il centro destra, come suol dirsi, non poteva tirarsi la zappa sui piedi e quindi ha dovuto "ob torto collo" fare quadrato sul Primo Cittadino di Pescara nel vertice convocato in tutta fretta ieri dai maggiorenti di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, almeno per ora. A tutt’oggi però nessuno è in grado di prevedere quale sarà per il centro destra il candidato a Sindaco nelle amministrative della prossima primavera e nessuno scommette sulla ricandidatura di Masci in netto calo di consensi. Basti pensare a come la progettata sistemazione di viale Marconi sia indigesta a cittadini e commercianti per rendersi conto che il centro destra pescarese, in questo momento ha bisogno di un agnello sacrificale, ma quale? Chi? Potrebbe essere proprio un ‘big’ della Giunta che nel tempo ha avuto rapporti strettissimi col principale indagato dello scandalo “cocaina&sambuca” oppure addirittura (clamorosamente) lo stesso primo cittadino?