“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sanitopoli. "Spiega" Pierangeli
Il numero uno Aiop parla di cartolarizzazioni, Masciarelli e delle riunioni con Del Turco sul "caso" Villa Pini
"SANITOPOLI": TOCCA A PIERANGELI - L'Aula 1 del tribunale di Pescara è affollata come non mai. Presenti oltre al pool della procura (Trifuoggi, Bellelli e De Florio), i legali degli imputati Ottaviano Del Turco, Lamberto Quarta, Luigi Conga e Bernardo Mazzocca, numerose telecamere e giornalisti ed, anche, una folla di curiosi. Questa mattina siederà sul banco dei testimoni Luigi Pierangeli nemico storico di Enzo Maria Angelini, presidente dell'Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e titolare della casa di cura "Pierangeli".
CARTOLARIZZAZIONI, DEBITI E ANGELINI - Dopo l'appello del presidente del collegio giudicante Carmelo De Sanctis ha invitato l'imprenditore della sanità privata ad accomodarsi per rispondere alle domande del Pm Bellelli, che ha condotto l'esame di questa mattina. La deposizione è stata una sorta di monologo, senza interruzioni, o quasi, da parte della pubblica accusa che ha toccato diversi temi: la situazione debitoria della Regione Abruzzo nel comparto sanità, l'assessore Vito Domenici, Giancarlo Masciarelli, la legge regionale 20, i crediti non performing, Angelini, i posti letto ed il sistema delle cartolarizzazioni. Si è trattato di una sorta di ricostruzione delgli ultimi dieci anni della sanità privata abruzzese sino ai giorni nosti. «La prima cartolarizzazione - ha risposto Luigi Pierangeli - nasce nel 2004 con rinioni tra me, Domenici e Masciarelli e con la cartolarizzazione occorreva consolidare l'indebitamento attraverso lo spacchettamento crediti: era un'esigenza della Regione Abruzzo che in quel momento versava in condizioni economiche critiche». «Nelle riunioni - ha proseguito Pierangeli - si parlava anche dei contenziosi tra le cliniche e la Regione. Temevamo che ci sarebbe stata una discriminazione ed infatti venimmo a conoscenza di una transazione tra la Asl di Chieti e Villa Pini». Chiosa sul suo rapporto col "grande accusatore" Enzo Maria Angelini. «Con lui non ho mai avuto problemi - ha detto Pierangeli - Anzi mi sta simpatico e lo ritengo una persona intelligente ma davanti agli interessi aziendali non mi sono tirato indietro».
LA QUESTIONE DEI RICOVERI, ROBESPIERRE E DEL TURCO - Il punto caldo dell'udienza di questa mattina ha riguardato la questione dei ricoveri ospedalieri nel settore della sanità privata. Il teste Pierangeli ha riferito che Villa Pini aveva avuto un incremento anomelo nel numero dei ricoveri e che per questa ragione era stato richiesto - come Aiop - un incontro con il Governatore Del Turco. «Chiedemmo - ha spiegato Pierangeli - alla Regione di convocare un tavolo tecnico sui motivi dell'impennata dei ricoveri. Vedemmo Del Turco ma lui non volle neanche vedere i dati, ci disse che sapeva dei problemi. Noi insistemmo per convocare un tavolo tecnico con Del Turco per parlare delle prestazioni di tutti». L'incontro tra le cliniche private ed il Governo della Regione Abruzzo avvenne il 17 novembre 2006. In quella circostanza oltre a Del Turco c'era anche il suo braccio destro Laberto Quarta. «Del Turco disse che Robespierre ghighiottinava i suoi nemici ma lì ci finì anche la sua testa», così Luigi Pierangeli ha ricordato l'incontro.
Redazione Independent